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Napolitano: "Non spetta al Csm il vaglio sulla costituzionalità"

Giorgio Napolitano

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[...] e letta da quest'ultimo in apertura del plenum straordinario durante il quale verra' esaminato il parere sul decreto sicurezza. "Confido che nell'odierno dibattito e nelle deliberazioni che lo concluderanno - aggiunge il Capo dello Stato - non si dia adito a confusioni e quindi a facili polemiche in proposito. La distinzione dei ruoli e il rispetto reciproco, il senso del limite e un costante sforzo di leale cooperazione, sono condizioni essenziali - osserva Napolitano - ai fini della tutela e della valorizzazione di ciascuna istituzione, delle sue prerogative e facolta'". "Non puo' suscitare sorpresa o scandalo - aggiunge Napolitano - il fatto che il Csm formuli un parere, diretto al Ministro della Giustizia, su un progetto di legge di assai notevole incidenza su materie di diretto interesse del Csm stesso. Si tratta infatti di una facolta' attribuitagli espressamente dalla legge n.194 del 1958, il cui esercizio si e' consolidato in una costante prassi istituzionale". I disegni di legge su cui il Csm e' chiamato a dare pareri, ricorda il Capo dello Stato, "sono quelli 'concernenti l'ordinamento giudiziario, l'amministrazione della giustizia e ogni altro oggetto comunque attinente alle predette materie'. I pareri sono dunque destinati a rilevare e segnalare le ricadute che le normative proposte all'esame del Parlamento si presume possano concretamente avere sullo svolgimento della funzione giurisdizionale". Quindi, "cosi' correttamente intesa - si legge ancora nella lettera di Napolitano - l'espressione di un parere del Csm non interferisce, altra mia preoccupazione gia' espressa nel passato, con le funzioni proprie ed esclusive del Parlamento: anche quando - sottolinea il Presidente della Repubblica - come nel caso dei decreti legge, per evidenti vincoli temporali, tale parere non abbia modo di esprimersi prima che il Parlamento abbia iniziato a discutere e deliberare". Il Capo dello Stato, infine, con questa lettera esprime la sua "piena comprensione" per il "disagio" manifestato da Mancino "dinanzi alla violazione, in fase istruttoria, di quella regola di riservatezza che andrebbe rigorosamente osservata da parte di tutti i componenti del Csm e delle sue commissioni nel corso della preparazione e discussione di atti impegnativi e di particolare delicatezza. Il suo severo richiamo al rispetto di tale regola - scrive Napolitano a Mancino - e' da me fortemente condiviso"   I presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, esprimono il loro "vivo apprezzamento" per la lettera inviata dal Capo dello Stato al vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Nicola Mancino. "Con l'equilibrio che unanimemente gli e' riconosciuto - precisano i presidenti Schifani e Fini - il Presidente della Repubblica e' riuscito a fare chiarezza sui limiti entro i quali, nel rispetto della Costituzione, il Csm puo' esprimere pareri circa i provvedimenti all'esame delle Assemblee legislative. Lo rende noto un comunicato congiunto diramato dagli uffici stampa di Camera e Senato.  

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