I nomadi costano ai romani 26 milioni di euro
Il documento è relativo alle spese sostenute per assistere nel 2006 5.227 persone. Dei 26 milioni, che vanno suddivisi per i 27 campi autorizzati in quell'anno, sette sono stati sborsati dallo Stato. «Mi chiedo - ha detto polemicamente Alemanno - dove sono i risultati di questi investimenti. Il problema non è quanto costano i nomadi a Roma, ma quanto costano quelli che parlano di nomadi a Roma». Ma come vengono spesi questi soldi? L'opuscolo realizzato dal presidente della Commissione speciale capitolina alla sicurezza urbana Fabrizio Santori si compone di una trentina di pagine. «Leggendole - spiega l'esponente del Pdl - e facendo un rapido calcolo si può dire che un nomade costa al Comune quasi 500 euro». Scorporando i dati «e facendo delle stime - aggiunge Santori - abbiamo calcolato che erogare l'acqua per i campi costa circa 338mila euro all'anno, gli accessi alle cure sanitarie circa 360mila, l'attacco all'energia elettrica circa 1.492.000, l'accesso ai centri estivi a alle iniziative culturali costano 1.700.000. Spesa questa sostenuta da Comune, Provincia, Regione e Municipi». Per Santori, «questa città ospita tanti nomadi perchè dietro un'apparente solidarietà si nasconde un'enorme speculazione economica». Il mini-dossier si conclude ricordando che attualmente sono 22 i campi nomadi della capitale, di cui 8 non autorizzati. «E i nomadi oggi, rispetto al 2006 sono molti di più. Non si possono finanziare baraccopoli e non l'edilizia economica e popolare - conclude Santori - Un nomade non può costare all'amministrazione una cifra quasi equivalente a una pensione minima, o di invalidità, o a un assegno di disoccupazione». Sempre ieri, Alemanno ha partecipato a un incontro organizzato dall'Opera Nomadi in Campidoglio: «Bisogna chiarire i meccanismi di identificazione e riconoscimento per fare in modo che ogni persona possa sapere chi ha di fronte. Non ci vogliono le schedature, ma l'identificazione», ha precisato. Il sindaco ha spiegato di aver sentito telefonicamente il ministro Maroni e, «sebbene ci siano alcune cose che vediamo diversamente, non penso sia una persona che ha atteggiamenti intolleranti. Mi ha garantito che tutte le scelte fatte dal governo saranno in linea con l'Ue». Bisogna partire dal censimento, ha aggiunto Alemanno, ricordando che «anche il prefetto di Roma ha detto che il primo dato fondamentale è il censimento. Bisogna capire come deve essere concordato». Ciò che per il sindaco è fondamentale è «mettere insieme sicurezza e legalità con la solidarietà ed evitare che chi delinque riceva anche aiuti. Vogliamo - ha sottolineato - il rispetto delle regole da parte di tutti perchè è alla base della cittadinanza». Alemanno poi si è rivolto ai Rom chiedendo loro di non farsi «strumentalizzare» perché «c'è una parte della sinistra che sta cercando di fare questa operazione per mettere in cattiva luce l'amministrazione romana».