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Fabio Perugia [email protected] C'è una frase che ...

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Tajani, i popoli dell'Unione guardano Bruxelles come fosse una grande macchina buracratica. È solo una questione di immagine? «Questa Europa richiede il consenso dei popoli. Perché è il nostro grande sogno, il grande ideale, è la storia della nostra civiltà. E noi dobbiamo dare risposte a breve termine. Per questo ho deciso di portare avanti un programma: "L'Europa vicina ai cittadini". Ci stiamo già lavorando, la gente incontrerà il loro Commissario e insieme daremo nuovo slancio all'Unione. Il progetto vuole parlare agli abitanti del Vecchio Continente e spiegare come funziona l'Ue. La gente non deve pensare che siamo una macchina burocratica. Lo farò io stesso, e il 15 del prossimo mese il presidente Josè Mauel Barroso sarà a Roma, al Parlamento italiano, per tenere un discorso». Per parlare ai cittadini bisogna avere una politica europa. C'è? «Negli ultimi anni è effettivamente mancata una leadership che prendesse per mano l'Europa. Ora si sta formando una leadership che dà un volto all'Unione. Questo grazie al ritorno di Silvio Berlusconi, con Merkel e Sarkozy». L'Italia che ruolo gioca? «Berlusconi, quando sono stato eletto, mi ha detto due cose. La prima: "Fai onore all'Italia". La seconda: "Fai bene il tuo lavoro". Io voglio che l'Italia giochi il suo ruolo. In Aula, anche se parlo perfettamente inglese e francese, i discorsi li pronuncio in italiano e non mi sento un provinciale perché è una lingua ufficiale dell'Unione europea. Ho diritto a mantenere viva la mia lingua. Poi, chiaramente, quando discuto con qualcuno senza interprete uso il francese e l'inglese». Lei ora è responsabile dei Trasporti. Che situazione ha trovato? «Un'Europa dove il traffico cresce a dismisura assieme all'inquinamento». Cosa può fare? «Dare la possibilità ai mezzi pesanti di avere delle vie alternative fuori dalle città, per ridistribuire il traffico. Questo deve essere il primo contributo per liberare il traffico dalle città, diminuire l'inquinamento e il rumore». In riferimento a questo, un capitolo riguarda il prezzo del petrolio. «Abituatevi a un petrolio mai più sotto i 100 dollari. La prossima settimana saranno pronti gli strumenti che daremo agli Stati per superare l'emergenza. Poi la strategia riguarderà il rilancio dell'energia nucleare». Appena nominato, sta portando avanti una rivoluzione del settore del trasporto aereo. Di cosa si tratta? «È il cielo unico europeo. Oggi abbiamo 27 spazi aerei, con la conseguenza che le aerovie sono tutte a zig-zag e in media si percorrono 49 chilometri in più per ogni volo. Tutti gli aerei volano più del necessario». Può fare un esempio? «Sulla tratta Milano-Amsterdam ci sono in un anno 3468 voli con 155 chilometri in più per volo: 285 chilogrammi di Co2 di troppo per volo. Ancora: Vienna e Atene sono collegati via aerea 1026 volte l'anno, percorrendo 131 chilometri di troppo ed emettendo 1171 chili di Co2 in più del necessario. Potrei continuare con gli esempi. Con il nuovo sistema si risparmiano circa quattro miliardi l'anno, senza contare la benzina e i diritti aeroportuali». Cosa cambierà in termini di servizi? «Prima di tutto eliminiamo i tempi di attesa. A causa di questo zig-zag aereo ci sono in media 15 minuti di ritardo per ogni volo: noi cercheremo di abbatterlo. Saranno economizzate 16 milioni di tonnellate di Co2 all'anno, pari a una riduzione, in termini di costi, di 2,4 miliardi. Favoriremo così la riduzione delle emissioni tra il 7 e 12 per cento. Inoltre nel pacchetto, oltre all'armonizzazzione tecnica del traffico, verrà rafforzata l'agenzia della sicurezza aerea e verranno ottimizzati gli aeroporti. Io vedo molto bene lo sviluppo di quello di Viterbo per esempio. Insomma, tutto questo ci permetterà di ottimizzare il settore. Vede, in America hanno solamente 20 centri di controllo del traffico, mentre l'Europa ne ha più di sessanta. Costiamo il dobbio degli Usa». Un accordo per i voli è possibile anche con gli States? «Lunedì firmeremo il primo accordo con gli Usa in questo settore. Sarà un accordo sulla sicurezza aerea. In futuro, avremo la possibilità di prendere voli low cost anche su tratte intercontinentali». Caso Alitalia. L'Europa che giudiziò darà? «Di fronte al finanziamento e alla lettera di spiegazioni la Commissione ha aperto una procedura di investigazione. Ma sia chiaro: è un atto neutro, anche se quegli aiuti di Stato sono in contrasto con la normativa europea. In ogni caso va apprezzata la collaborazione dell'Italia, per l'Ue è un segnale molto positivo. A un atto di verifica non si deve dare una visione penalizzante». Tajani, lei oltre al trasporto aereo si sta accupando di progetti per il marittimo, l'autostradale, il ferroviario e tutto ciò che riguarda la mobilità. In Europa qual è il futuro? «Il trasporto intermodale. Un viaggio si effettuerà combinando più mezzi di trasporto. Per sviluppare la nuova Europa questo settore è fondamentale. Del resto la nostra civiltà è cresciuta con strade e acquedotti. L'esempio è Roma».

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