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Sicurezza: delusione di sindacati e Cocer

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La riunione alla quale erano presenti il sottosegretario Gianni Letta e i ministri Maroni, La Russa e Brunetta è iniziata con un alunga presentazione dello stato dell'arte da parte di Brunetta desscritat con una metafora: «La situazione è grave e al malato vanno dati antibiotici e vitamine». Oggi gli antibiotici e e domani, «si spera presto» ha detto il ministro, le vitamien. «A noi sembra che ci spetti solo la purga» hanno comentato i rappresentati delle forze dell'ordine e armate. «In campagna elettorale ci avete promesso un trattamento che ora ci negate», è la sintesi dei sindacati. E il ministro della Difesa La Russa, si è sentito colpito nell'orgoglio e si è impegnato a mantenere gli impegni «anche contro i miei colleghi». «Non sono contento - ha detto La Russa - Mi sento disarmato. Non si posono abbandonare i tutori della legge».A questo punto la dichiarazione del rappresentate della Uil penitenziaria ha suscitato ilarità. «Non vi dimenticate delle carceri», ha rasserenato il tavolo che stava per infuocarsi. Resta il fatto che tra Difesa e Interno verranno tagliati un milione 600mila euro. La rassicurazioen che i tagli ricadranno su strutture buriocratiche e non sul perosnale. E Brunetta si è affrettato a dire che entro luglio provvederà a chiudere il contratto. Sindacati e Cocer chiedono invece il riconoscimento della specificità del comparto, risorse adeguate per il rinnovo del contratto, mantenimento della contrattazione integrativa, riordino delle carriere, attuazione della previdenza complementare, copertura totale del turnover, detassazione della retribuzione accessoria. Senza risposte positive a queste richieste, concludono, «non potremo che intraprendere le iniziative di protesta necessarie».

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