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E nella residenza sarda continuano i lavori «d'ampliamento»

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L'immancabile campo da calcio, il teatro greco-romano, i laghetti artificiali con tanto di isolette, la statua della donna-cavallo, l'angolo dei dolmen. Settanta ettari di macchia meditarranea. Berlusconi ci tiene a sbalordire i propri ospiti e negli anni Villa Certosa è divenuta un vero museo della botanica. 2100 cactus con tanto di sistema di ventilazione per il ricircolo dell'aria, quando la temperatura d'inverno scende sotto i 5 gradi. 5000 ibiscus incorniciati da serpentine d'acqua per l'irrigazione. C'è il «labirinto delle camelie». «L'orto della salute», che conta più di 180 erbe medicinale. Di recente è stato realizzato il «lago delle palme» con 1200 alberi. Del resto i lavori qui non si fermano mai, da quando Berlusconi utilizza la Villa per ricevere premier e capi di Stato. Esperimento, questo, che potrebbe ripetersi durante la sua presidenza, spiega un colaboratore del Cavaliere. Così, già da un po', ha deciso di ampliare le sue meraviglie con un progetto «sotterraneo»: un bunker per lo studio delle piante al quale lavorano i suoi architetti-scenografi. E se i suoi ospiti si volessero rilassare, li porterebbe a spasso per l'agrumento, tra 1100 alberi di 260 varietà provenienti da tutto il mondo.

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