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Senato, via libera al decreto sicurezza

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Senato, proteste dell'opposizione

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 Il testo contiene in particolare l'aggravante di clandestinità e la tanto contestata norma che sospende per un anno i processi (compreso quello che vede imputato Silvio Berlusconi con l'acusa di corruzione in atti giudiziari) per reati minori allo scopo di accelerare quelli che provocano maggior allarme sociale. Proprio su questa norma si è alzato il muro contro muro fra maggioranza e opposizione, che ne ha chiesto il ritiro e ne ha fatto motivo per esprimere voto contrario in Aula a un provvedimento che contiene anche misure votate in modo bipartisan, come quelle relative alla lotta alla mafia e alla confisca dei patrimoni mafiosi. Soddisfatto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che ha parlato di una «prova di compattezza» per la maggioranza auspicando il via libera al pacchetto sicurezza entro luglio. Questo contiene non solo il dl che passa ora alla Camera, ma anche un disegno di legge del governo il cui esame inizierà domani nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Palazzo Madama e che contiene il reato di immigrazione clandestina, altro tema sul quale si è acceso lo scontro politico. La maggioranza procede comunque a passo spedito e non sembra voler accogliere i rilievi dell'opposizione, che chiede fra l'altro il ritiro della norma blocca processi: «Se dovessimo ritirare tutte le norme contestate dovremmo ritirare il decreto e questa non è una via percorribile - conclude Maroni -. La gente ci ha votato per dare sicurezza ed è quello che stiamo facendo. Non vedo il motivo per dare ascolto a critiche pretestuose»

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