Fabrizio dell'Orefice f.dellorefice@iltempo.it «È una ...

Quagliariello non ci sta all'intervento del Csm ma lancia anche un appello alla sinistra: «Avrebbe maggiore interesse a trovare una soluzione assieme a noi, possiamo provarci». Senatore, quello del Csm sembra un giudizio senza precedenti. «Non ricordo prima d'ora niente di simile». È una invasione di campo? «Tripla. Si vuole dire al Parlamento quali leggi fare e come farle; si invade il campo della Corte Costituzionale; e si tira per la giacca il Capo dello Stato». È un soccorso al Pd che sta facendo una battaglia contro la sospensione di alcuni processi? «La sinistra avrebbe più interesse di noi a trovare una soluzione all'attacco giudiziario nei confronti di Berlusconi che si trascina da 14 anni». Scusi, ma perché dovrebbe avere questo interesse? «Perché il nuovo corso è partito dal considerare il centrodestra non più nemico ma avversario. Per questo il Pd ha contribuito a eliminare la sinistra estrema dal Parlamento. Per questo ha affermato di voler sconfiggere solo politicamente Berlusconi o, al più, sfruttarne l'azione di riforma come fece Blair con la Tatcher. Se si riafferma l'idea che Berlusconi, piuttosto che batterlo in politica, bisogna sfasciarlo in tribunale cade tutto. E il Pd diventa la ruota di scorta di Di Pietro». Ma Berlusconi ha questo interesse ad alzare il tono, ad infiammare gli animi? «Il premier ha il dovere di difendere la sovranità popolare. Il suo sfogo dà voce a un'indignazione autentica che interpreta bene il senso comune degli italiani che sanno quali sono le urgenze del Paese e su queste vorrebbero giudicare il governo». Il premier ha affrontato quasi cento processi, uscendone senza condanne. Perché allora teme questo sul caso Mills? «Non le teme, ma vuole evitare che si crei una insopportabile tensione tra la sovranità popolare e il potere giudiziario. Si tratta di una preoccupazione carica di responsabilità. Anche perché quest'obbiettivo lo si può raggiungere attraverso un percorso alla luce del sole e senza invocare alcuna impunità: un nuovo lodo Maccanico che sospenda i procedimenti a carico delle più alte cariche dello Stato fino al termine del mandato». Che però venne pesantemente contestato dalla Corte Costituzionale... «La Consulta ritenne valido il principio e dettò alcune condizioni che oggi debbono essere recepite da un disegno di legge che permetta un ampio dibattito alla luce del sole. È necessario, però, che questo provvedimento arrivi in tempo. Intervenire quando i buoi sono già fuggiti dalla stalla, nel migliore dei casi è da ipocriti». Intanto Berlusconi annuncia una nuova conferenza stampa «Mi auguro che il clima si rassereni e prevalga l'interesse del Paese, e che si possa al più presto tornare a parlare di problemi veri e urgenti. Ma occorre uno sforzo di responsabilità da parte di tutti».