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Otto a zero per il Popolo della libertà. È netto il ...

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Se la tendenza dovesse essere confermata, tutti i candidati di centrodestra si sarebbero imposti al primo turno sui rispettivi avversari. In quasi tutte le province, infatti, la coalizione Pdl-Mpa-Udc supera abbondantemente il 60 per cento delle preferenze, con picchi di oltre il 70% a Palermo e Catania. Il centrodestra avrebbe strappato al centrosinistra anche le ultime roccaforti di Enna, Caltanissetta e Siracusa. Pippo Scalia, coordinatore siciliano del Popolo della libertà, parla di un di un risultato «in linea con le aspettative». «Sapevamo di aver fatto un buon lavoro, di aver scelto i candidati migliori - dice - È un dato che ricorda, dopo le regionali, quanta voglia di centrodestra ci sia in Sicilia. Gli elettori hanno affidato al centrodestra il futuro dei loro territori. Questo ci dà immensa felicità, ma anche grandi responsabilità». A tirar acqua al mulino dell'Udc ci pensa il segretario nazionale Lorenzo Cesa, che esprime «grande soddisfazione» per il risultato dell'Udc isolano, che «sta trascinando la coalizione di centrodestra verso una vittoria al di là delle attese». Il superamento della soglia del 60% dei consensi, nella provincia di Palermo e Trapani, mostra per Cesa «l'ottimo lavoro dei dirigenti locali e di tutti gli amici siciliani dell'Udc». Quanto alle Comunali, il Pdl si preparerebbe addirittura a un ballottaggio interno nel Comune di Catania, dove il suo candidato, Raffaele Stancanelli, incasserebbe circa il 50% delle preferenze.

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