Uggè: «L'autotrasporto messo alle corde dai rincari»

000euro l'anno. Le imprese non riescono a trasferire sui loro committenti questo incremento aumentando le tariffe di trasporto». Perchè non ci riescono? «La categoria vive un momento di difficoltà perchè c'è un altro fattore economico che si sta registrando ed è la diminuzione dei volumi trasportati causato dall'ingresso nel mercato italiano di trasportatori provenienti dall'Est che hanno costi più bassi. Lì gasolio e personale costano meno. Questa è la ragione per cui le nostre imprese difficilmente riescono a recuperare sul trasporto la voce caro gasolio. C'è poi il fatto che il governo Prodi non ha portato avanti la riforma dell'autotrasporto, ha assunto impegni nei confronti della categoria che non ha mai rispettato». Cosa avrebbe dovuto fare? «Erano previsti interventi per ridurre il costo del lavoro e maggiori controlli per combattere gli irregolari. Quindi la situazione del gasolio aggrava una situazione già precaria per le imprese. Le modalità alternative al trasporto su gomma cioè ferrovie e autostrade sul mare non funzionano. I treni non hanno la flessibilità necessaria richiesta dal mondo della produzione. La mancanza di controlli fa sì che il trasporto su strada sia più competitivo rispetto alla ferrovia e al mare. Tra gli impegni non rispettati da Prodi c'è stato il non aver messo a disposizione le risorse per le autostrade del mare. Il ministro Bianchi non ha mai firmato i decreti attuativi. Quindi le risorse sono rimaste bloccate tant'è che Tremonti le ha recuperate per finanziare l'Ici». Cosa si può fare? «Gli interventi sul gasolio devono essere concordati in sede comunitaria nella competente commissione Ecofin. Sul gasolio si può seguire l'esempio di Spagna e Francia cioè rendere obbligatoria una clausola di salvaguardia che consente alle imprese di autotrasporto di potere recuperare l'incremento che si registra sul gasolio. Dopodichè il resto sono interventi che il governo italiano può fare in sede di commissione europea ottenendo una deroga alla possibilità di intervenire per il trasporto su strada istituendo il gasolio professionale. Il che significa trattare in modo diverso dal punto di vista fiscale la categoria». I maggiori costi per l'autotrasporto si scaricherano sui prezzi dei generi alimentari? «Il costo del trasporto incide sull'unità di prodotto dal 6 al 10%. Non prevedo ripercussioni sui consumatori. Bisogna applicare le leggi esistenti. È del 2005 il protocollo d'intesa firmato da Letta e da Pisanu che impegnava a istituire una pattuglia di controllo sui mezzi pesanti». L.D.P.