«Fermo di 24 ore per chi compie atti vandalici o è ubriaco»
Un documento, hanno spiegato, «che non è né di destra, né di sinistra» e che contiene proposte di intervento per «contrastare l'insicurezza che preoccupa soprattutto le città di media dimensione» e il degrado urbano. Tra le proposte suggerite dai sindaci (Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona) e al vaglio di Maroni anche la possibilità di introdurre nuovi strumenti coercitivi, come il fermo di polizia per 24 ore per «comportamenti contro la sicurezza urbana», come atti vandalici o ubriachezza molesta. Il ministro ha incontrato i 21 sindaci ieri a Parma, ringraziandoli per la collaborazione e incassando il loro appoggio. Maroni ha spiegato loro il suo approccio: basta logica di emergenza, servono soluzioni di «sistema», che siano ragionate e «complessive». Lo strumento è quello del dialogo e dell'ascolto con chi, secondo il ministro, se ne intende dei problemi della cittadinanza, secondo la logica che «non si può essere buoni amministratori del governo centrale se non si è fatta esperienza nel governo della città». Ben venga quindi «la collaborazione di tanti sindaci, a prescindere dal colore politico», ha detto Maroni, e anche se ci sono posizione diverse su singole questioni si tratta di «sfumature diverse che derivano forse più dalle proprie personali esperienze di amministratori» che da «un approccio legato alle divisioni ideologiche del passato». «Il confronto con i sindaci sarà costante — ha aggiunto il ministro — e si svilupperà anche su altri temi». E a chi gli chiede un parere in termini di costituzionalità sulla proposta di fermo per 24 ore del sindaco di Verona Flavio Tosi per chi compie reati contro la sicurezza urbana Maroni replica che si tratta di «un tema vero, sintomo di un problema reale, su cui certamente daremo una risposta adeguata». Tra le richieste dei sindaci, ha spiegato il primo cittadino di Parma Pietro Vignali, che ha ospitato l'incontro, l'estensione di competenze dei sindaci per la sicurezza urbana. «C'è tra noi totale convergenza sulla richiesta di poter intervenire in caso di occupazione abusiva di suolo pubblico e immobili, danneggiamento edifici, accattonaggio, ritiro licenze, fenomeni di degrado, prostituzione», per cui serve «una gradualità delle sanzioni», visto che oggi «sono solo di carattere simbolico». Ma servono anche, ha proseguito, «risorse per progetti locali di sicurezza e per piani di integrazione e inclusione sociale, fondi per i minori non accompagnati e soprattutto certezza della pena». Il problema delle risorse per la sicurezza rimane, comunque, secondo Maroni, «quello principale», per cui queste vanno tenute fuori dal «patto per la stabilità».