Appello dal summit: «Aumentiamo la produzione di petrolio»
Gli undici Paesi hanno poi sottolineato «la necessità di massimizzare gli investimenti nella nostra produzione nazionale e invitiamo gli altri Paesi produttori di petrolio ad aumentare gli investimenti per mantenere un buon approvvigionamento dei mercati in risposta alla crescente domanda mondiale». Il costo del petrolio, quintuplicato dal 2003, ha toccato due giorni fa l'ultimo record a New York, attestandosi a 138,54 dollari al barile. Gli analisti prevedono che entro luglio possa arrivare a 150 dollari. E gli esperti energetici sostengono che la maggior parte dei produttori ha scarsa capacità di espandere la produzione. La sola eccezione è l'Arabia Saudita, che sta producendo circa 9,4 milioni di barili al giorno e ha la capacità — finora non messa in pratica — di incrementarla di 2 milioni di barili al giorno. Gli undici Paesi che si sono incontrati ad Aomori non hanno promesso specifiche somme di denaro, ma hanno annunciato che fisseranno obiettivi in linea con le raccomandazioni dell'Agenzia dell'energia internazionale per una vasta espansione nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica.