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«Aiuti umanitari fuori dagli impegni di bilancio»

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Cosi, Silvio Berlusconi, sospeso tra il rigore con cui assolvere ai propri compiti di Paese che ospita l'organizzazione alimentare dell'Onu e la consueta voglia di alleggerire l'atmosfera con qualche ironia, interpreta a modo suo il ruolo di presidente dell'assemblea, in questa prima giornata del vertice della Fao. Berlusconi ammonisce l'assemblea sottolineando che «è tempo delle azioni, non delle parole». E a tal scopo, per incentivare gli aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri, Berlusconi lancia una proposta concreta: «Bisogna far sì che tali risorse non vengano conteggiati negli impegni di bilancio che gli Stati si assumono con l'Ue». Al termine del suo saluto, Berlusconi dà la parola ad Hosni Mubarak, il presidente egiziano a cui il programma affida il compito di aprire gli interventi dei capi di Stato. Gli interventi sul palco proseguono e Berlusconi rimane sempre al suo posto. Quindi, in una piccola pausa tra un capo di Stato e un altro, invita tutti alla sintesi, ricordando che «l'attenzione cade del 30% dopo il terzo minuto e del 50% dopo quindici minuti». Il clima leggero coinvolge anche il presidente francese, Nicolas Sarkozy che, chiudendo il suo intervento, si rivolge direttamente al Presidente dell'assemblea: «Ah, dimenticavo la terza sfida, Silvio: parlare in cinque minuti dei problemi della fame nel mondo. Può sembrare strano parlare cinque minuti di questi temi e poi andarsene», però — conclude — «la rapidità dell'intervento non toglie nulla alla gravità dei problemi affrontati dal vertice».

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