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Anche l'Onu contro il reato di clandestinità

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La Arbour, intervenuta al Consiglio dell'Onu sui diritti umani riunito in sessione a Ginevra, ha affermato che «in Europa, le politiche repressive, così come gli atteggiamenti xenofobi e intolleranti, contro l'immigrazione irregolare e minoranze indesiderate, sono una seria preoccupazione. Esempi di queste politiche ed atteggiamenti sono rappresentati dalla recente decisione del governo italiano di rendere reato l'immigrazione illegale e dai recenti attacchi contro i campi rom a Napoli e Milano. La delegazione italiana ha immediatamente preso la parola per esprimere «stupore» per il riferimento alla situazione in Italia, un Paese da sempre in prima linea nella battaglia contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza, ha affermato l'ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri. La delegazione italiana ha inoltre precisato che l'Italia non ha ancora introdotto il reato di immigrazione clandestina, reato che peraltro già hanno molti altri Paesi europei e non-europei, e che il relativo progetto di legge deve essere ancora esaminato dal parlamento. L'obiettivo della norma sarebbe in ogni caso quello di contrastare il fenomeno dell' immigrazione clandestina e non avrebbe alcun legame con atteggiamenti xenofobi. Riguardo agli attacchi contro i campi Rom, la delegazione italiana ha sottolineato che tutte le autorità e i partiti hanno condannato tali fatti e che i responsabili saranno perseguiti secondo la legge.

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