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Questo è lo spirito che alberga nelle menti e nei cuori dei ...

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Ambedue hanno compiuto una scelta miope, facendo prevalere intolleranze caratteriali o ambizioni personali rispetto all'adesione ad un progetto politico di storica portata. Ora però è il momento di spingere l'acceleratore. Lo dice chiaramente Maurizio Gasparri in questa pagina e lo crediamo anche noi, convinti come siamo che quel progetto è innanzitutto utile all'Italia. Dietro l'angolo c'è il pericolo di un rilassamento post-elettorale, figlio di un trionfo di vaste dimensioni che potrebbe dare alla testa a qualcuno. C'è poi un altro fattore di rischio «ebbrezza», quello prodotto dai privilegi del potere, come le rombanti auto blu e le robuste scorte, che inducono facilmente a separarsi dalla realtà. Un grande partito di centro-destra invece deve avere un gruppo dirigente di persone sobrie e responsabili, in linea con i grandi problemi da affrontare nell'Italia di oggi, nazione che mentre celebra la festa della Repubblica vede la camorra uccidere un collaboratore di giustizia. Il processo costituente del Partito della Libertà deve essere rapido e serio, capace di esaurirsi in pochi mesi. E va subito coniugato con una riforma della legge elettorale per le Europee con soglia di sbarramento al 5 %. Non può prevalere la politica del rinvio, di cui in Transatlantico già si sentono le sirene. Sarebbe un errore gravissimo. Saremo in prima linea contro questa eventualità. Con la tenacia di un mastino. Roberto Arditti

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