Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Sono molto angosciato. Come capo dello Stato e come ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Dopo i discorsi delle ministre dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell'Istruzione Mariastella Gelmini, Napolitano risponde alle domande degli studenti, tra i quali ci sono anche piccolissimi allievi delle elementari. Qualcuno gli chiede di Napoli e dell'emergenza rifiuti e Napolitano ribadisce la sua grande preoccupazione per la situazione. «La cosa peggiore che si può fare — dice — è lasciar accumulare i rifiuti nelle strade, lasciarli marcire o addirittura arrivare alla follia di incendiarli». Il suo invito è di tener conto degli sforzi che lo Stato sta facendo per risolvere l'emergenza; sforzi che vanno sostenuti senza indulgere nella logica del «purché non li portino sotto casa mia». Un monito rivolto a chi abita nelle vicinanze dei siti individuati per la costruzione delle nuove discariche dove portare i rifiuti: «Se tutti dicono "portateli da un'altra parte", sarà la catastrofe», è la preoccupata previsione del presidente. Mercoledì Napolitano, al Quirinale, ha visto il film «Gomorra» insieme con l'autore del libro Roberto Saviano e con il regista Matteo Garrone: il capo dello Stato ha giudicato la pellicola «impressionante» e ha sostenuto che bisogna «estirpare il bubbone» della camorra e dell'emergenza rifiuti. Durante l'incontro con gli studenti, Napolitano estende il discorso, con l'auspicio di un «nuovo risveglio delle coscienze»: lo impone la complessità dei problemi, che in Italia «vengono avvertiti più acutamente che altrove». Napolitano non si sottrae alle domande sull'ambiente, il tema della giornata festeggiata al Quirinale. Sottolinea che in Italia «ci vuole più coscienza ambientale», sia nelle scelte individuali, sia in quelle collettive: solo in questo modo «in Italia si potrà respirare un'aria migliore». Il capo dello Stato invita a un uso più consapevole delle risorse del pianeta, «che non sono illimitate». E chiede una «mobilitazione generale» per le emergenze, come quella dell'acqua potabile, e auspica un maggior rigore sul piano della tutela del paesaggio italiano: il turismo è una ricchezza, ma non si può deturpare l'ambiente «costruendo senza regole». Se lo si fa, si danneggiano beni «che non possono essere riparati».

Dai blog