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Salviamo le badanti. È la parola d'ordine del governo che ...

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Il tema delle colf straniere sarà probabilmente affrontato con un emendamento da discutere e eventualmente inserire nel disegno di legge. La questione è stata sollevata dal ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, che ha presentato un articolo nell'ambito del «pacchetto» in cui si prevedeva una regolarizzazione, dopo rigorosi accertamenti, per coloro che svolgono una funzione sociale. Roberto Maroni, però, non è stato dello stesso avviso. Il timore del responsabile del Viminale sarebbe di creare un «varco» che comprometterebbe il giro di vite sugli immigrati irregolari. Una posizione che non è piaciuta a Ignazio La Russa. Il ministro della Difesa, infatti, al termine del Cdm si è detto «molto stupito che da parte del ministero dell'Interno non sia arrivata nessuna proposta concreta per attenuare gli effetti dell'introduzione di questo tipo di reato, che sono assolutamente giusti, ma andrebbero attenuati per le badanti che hanno un ruolo sociale, quando si può dimostrare che esso è vero e accertato». Maroni, poi, replicando indirettamente alle critiche dell'Europa sul reato di clandestinità, ha sottolineato che la misura «non serve a riempire le carceri» ma «ad espellere più facilmente chi entra perchè è previsto l'arresto immediato, il giudizio immediato, nel giro di pochi giorni e un immediato provvedimento di espulsione per dare a tutti, in primo luogo all'immigrato la garanzia di un espulsione fatta secondo le regole. Fatta dal giudice non da un Prefetto, non un atto amministrativo quindi, ma giudiziario. Questa è la ratio del reato di clandestinità, procedere più rapidamente ed efficacemente alle espulsioni». Quanto ai Cpt, Maroni, annuncia: «Oggi ce ne sono 10, noi prevediamo che ve ne sia uno in ogni regione. Non sarà impossibile - osserva il ministro - attrezzarle in tempi rapidi e quindi quando la norma entrerà in vigore, cioè tra un paio di mesi, le strutture saranno pronte e si potrà attuare questo provvedimento». Infine, Maroni ha sottolineato che considera «indebite» le critiche venute dall'Europa. E ha concluso: «Non intendiamo cedere di un millimetro».

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