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Da Vicenza a Roma. Passando per Maranello

Assemblea di Confindustria

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Un legame che sembrava sfilacciato nel 2006 a Vicenza quando Berlusconi, alla vigilia delle elezioni, si presentò agli imprenditori zoppicante per una lombosciatalgia, predicando ottimismo sulla crescita economica. Della Valle in platea mostrò il suo disappunto e il Cavaliere attaccò «gli impreditori di sinistra che hanno scheletri negli armadi». Urla, applausi e silenzi eloquenti segnarono il solco di una divisione all'interno degli industriali, condita da una gelida reazione del presidente Luca Cordero di Montezemolo. Tutto racchiuso in una immagine: le prime file della platea immobili mentre il resto della sala «tifava» per Berlusconi. Ieri a Roma si è aperta una nuova fase: Berlusconi ha ripreso in mano il timone del governo in un clima politico all'insegna del dialogo mentre Montezemolo quel timone lo ha lasciato nelle mani della Marcegaglia. E Confindustria ha già iniziato una «svolta all'insegna della continuità». Un po' come le «convergenze parallele» tra Dc e Pci. Con l'obiettivo di un patto comune per uscire dal tunnel e rilanciare il Paese.

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