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Paolo Zappitelli [email protected] Ha sempre in testa ...

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«Aspetto con attenzione la costituente del Pdl — spiega — Poi ragionerò sul da farsi». Quando ha fondato la Rosa Bianca era convinto che ci fosse lo spazio per un terzo Polo. Poi che cosa è successo? «È successo che Berlusconi ha stravinto, il centro si è affermato ma allo stesso tempo si è affermato anche il centrodestra e il bipolarismo. Prima delle elezioni pensavamo che un movimento moderato potesse essere utile per governare, ipotizzando che Berlusconi avrebbe vinto ma con una maggioranza ridottissima. Questo non è accaduto». Un errore di prospettiva insomma. «No, non è stato un errore. Piuttosto un atto di coraggio perché potevo anche non essere eletto. Prima delle elezioni io, come tanti altri, pensavamo che il nostro movimento fosse necessario per governare il Paese. Non è successo e ora il centro non è utile per governare. È utile solo se sceglie. Per questo non ho avuto alcun problema ad appoggiare Alemanno e poi a votare Fini presidente della Camera». I suoi amici Tabacci e Pezzotta sono rientrati nell'Udc. Lei no. Come mai? «Perché dovevamo realizzare una costituente di centro dove si sarebbero sciolti tutti i movimenti e i partiti. Compresa l'Udc. Questo non è avvenuto, anzi. Loro non hanno neppure spinto in quella direzione ma si sono iscritti di nuovo al partito. Per me non è una scelta utile, non porta da nessuna parte». E cosa accadrà dell'Udc? «Se non sceglie non ha futuro. Lo avrà solo se farà una costituente di centro e si inserirà in un sistema bipartitico. Ad esempio non so che cosa farà alle prossime regionali». Lei invece ha già deciso? «Io Alemanno e Giro siamo i fondatori di un movimento "Lazio 2010" che è una cabina di regia per vincere le regionali». Alemanno è sindaco, Giro sottosegretario. Il prossimo candidato Governatore del Pdl del Lazio sarà lei? «Non lo so. Per ora sono impegnato a fondare un nuovo movimento che sarà federale e riformista. E con quello vedrò se far parte della costituente del Pdl». Lei conosce bene Casini e Berlusconi. Perché secondo lei non si sopportano in questo modo? «Credo che ci sia una rottura solo da un punto di vista politico. E spero che il dialogo fra di loro possa ripartire perché c'è bisogno di una costituente di centro che poi si allei con il Pdl. Bisogna "ristrutturare" il centrodestra perché non è solo un partito ma è un progetto culturale, un modo di vivere».

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