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«Il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la ...

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La numero due del governo di Madrid parla durante una conferenza stampa al termine della riunione settimanale del consiglio dei ministri e attacca senza mezzi termini il nostro Paese. «In Spagna - spiega - abbiamo la politica di immigrazione che conoscete: sappiamo che l'immigrazione è un fenomeno necessario e buono quando è immigrazione legale e ordinata. Il governo non condivide la politica di espulsioni senza rispetto della legge e del diritto. E neppure le azioni che possono esaltare, che esaltano, la violenza, il razzismo e la xenofobia». Immediata la reazione italiana. Sia la maggioranza che l'opposizione respingono le accuse di de la Vega, mentre dall'entourage del ministro degli Esteri Franco Frattini, a Lima per il vertice Ue-America Latina (cui partecipa anche il premier spagnolo Zapatero), filtrano considerazioni improntate alla diplomazia. L'impressione è che le accuse lanciate da Madrid abbiano come obiettivo le misure annunciate che entreranno nel «pacchetto sicurezza». «Era inevitabile - attacca il sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi - che le anime belle d'Europa e di Spagna prendessero a pretesto i primi provvedimenti in materia di immigrazione e sicurezza del governo italiano per scagliare il loro j'accuse sul nuovo esecutivo». E il suo predecessore Gianni Vernetti (Pd), non è da meno: «La sortita spagnola mi sembra più intrisa di antiberlusconismo che di attenzione al merito dei fatti. Pertanto va rigettata». Ma, dopo una giornata di polemiche, ecco arrivare la rettifica di Madrid. In una telefonata al nostro ambasciatore a Madrid Pasquale Terracciano il sottosegretario agli Affari europei Diego Lopez Garrido chiarisce che nelle sue dichiarazioni il vicepremier spagnolo «in alcun modo si riferiva alle politiche del governo Berlusconi». Contemporaneamente, a Lima, Frattini incontra Zapatero e il suo omologo Miguel Angel Moratinos. Dopo il faccia faccia il titolare della Farnesina parla di «precisazione molto puntuale e molto chiara» e spiega che, «da parte della Spagna, non c'era nessuna intenzione di accusare e rimproverare il governo italiano». Le dichiarazione della vicepremier, piuttosto, facevano riferimento ai violenti avvenimenti degli ultimi giorni. E anche Zapatero precisa che con l'Italia non c'è alcun problema. Ma lo scontro con la Spagna non è l'unico fronte aperto per la Farnesina. Anche la Commissione europea interviene sul tema sicurezza precisando di non avere in programma alcuna modifica degli accordi di Schengen. La precisazione arriva dopo che Frattini aveva sollecitato una riflessione in sede Ue sul funzionamento degli accordi che assicurano il libero movimento all'interno di 22 Paesi dell'Unione, più Islanda e Norvegia. La Commissione prevede piuttosto che, entro il 2009, entrerà in funzione il nuovo sistema di informazioni potenziato, al quale si affiancherà l'introduzione dei visti biometrici per i cittadini extracomunitari. Fonti della Farnesina sono comunque tornate sulla questione, precisando che quando si parla di «rivedere Schengen, non si parla di porre sul tavolo la revisione del Trattato ma di fare un "tagliando"».

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