Viale Mazzini e l'Authority processano Travaglio
Oggi, infatti, il Cda della Rai e il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni si occuperanno del caso del giornalista che è stato querelato dal presidente del Senato Renato Schifani per le frasi pronunciare durante la trasmissione di sabato sera di Che tempo che fa. Al settimo piano di Viale Mazzini il caso sarà oggetto di una discussione che vedrà senza dubbio un confronto serrato. Il tema sarà sicuramente al centro di una relazione preliminare del direttore generale Claudio Cappon, che è tempestivamente intervenuto all'indomani della puntata incriminata. Essendo il giornalista non un dipendente dell'azienda ma un collaboratore di Annozero di Michele Santoro, ed essendo da Fazio soltanto un ospite invitato a parlare del suo libro, dal punto di vista formale non sono molti i margini di un ipotetico intervento del Cda. La discussione però ci sarà e il confronto politico si annuncia serrato, anche perchè Travaglio e il suo spazio nel programma di Santoro sono già stati oggetto di forti critiche - in molte occasioni - di alcuni consiglieri. Altrettanto dialettico si annuncia il confronto nel Consiglio dell'Agcom, che si occuperà anche della controversa puntata di Annozero del primo maggio (quella con l'ampio servizio sul V2-Day e con l'attacco di Beppe Grillo al Capo dello Stato Napolitano e all'oncologo Veronesi). In discussione c'è innanzi tutto la titolarità o meno dell'organismo di garanzia ad intervenire sulle linee editoriali dei programmi Rai. La maggioranza dei commissari, a quanto si apprende, sarebbe orientata a giustificare una presa di posizione dell'Agcom in base all'articolo 48 del Testo Unico della Radiotelevisione, che prevede la vigilanza sull'applicazione del contratto di servizio. Se prevarrà questa interpretazione, è possibile che si arrivi a un voto su una proposta di intervento, che può andare dal richiamo alla multa a carico della Rai.