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«Aiutate chi vuole i figli»

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Sandra, questo il nome di fantasia della donna, era e continua a essere, infatti, una precaria così come il marito. Il clamore che ne è seguito ha spinto la donna a fare marcia indietro il 3 maggio scorso con una nuova missiva allo stesso quotidiano. Ieri è invece arrivata la risposta del capo dello stato che ha preso l'esempio di Sandra per stimolare il parlamento e il governo ad approvare misure legislative a sostegno delle famiglie e delle donne. «La risposta alle inquietudini che lei esprime, come tanti delle generazioni più giovani, non può che essere nell'impegno delle istituzioni e della società a favore di una missione essenziale qual è quella sancita dalla Costituzione di mantenere, istruire ed educare i figli». Nella lettera il Capo dello Stato chiede al Parlamento un rinnovato impegno sulle politiche della famiglia. «Con misure volte - precisa - ad elevare il tasso di occupazione femminile, a conciliare la vita familiare e la vita lavorativa, a sviluppare azioni di assistenza sul territorio, a favorire una complessiva crescita del sistema nazionale dei servizi socio-educativi per l'infanzia per dare risposte concrete ai bisogni e alle speranze che interrogano la nostra coscienza e la nostra responsabilità». «Sono ben consapevole - ha aggiunto Napolitano - e me ne sono fatto interprete in diverse occasioni pubbliche, che condizioni di incertezza del lavoro e di inadeguatezza delle retribuzioni inducono ad affrontare con preoccupazione e timore le scelte fondamentali della vita». Sandra ha, sempre attraverso il quotidiano, ringraziato il capo dello stato per la «bella lettera: è importante che queste cose le dica lui», però «mi chiedo - chi lo ascolterà, darà retta a questa esortazione?». Nei fatti il richiamo del Colle ha ricevuto una risposta bipartisan. Innanzitutto il governo. «Da Ministro dei Giovani è mio dovere raccogliere l'appello del Presidente Napolitano affinché mettere al mondo un figlio torni ad essere una libera scelta e non un sacrificio» ha spiegato il ministro delle politiche giovanili, Giorgia Meloni. Dello stesso tenore le dichiarazioni del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna: «Le parole del presidente Napolitano rappresentano la bozza programmatica del mio impegno alla guida del ministero per le Pari Opportunità». Non è mancata l'apertura dell'opposizione. «Non deve più accadere che una giovane donna rinunci alla maternità per ragioni economiche» ha affermato Vittoria Franco (Pd) e ministro ombra per le pari opportunità.

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