Il Cavaliere chiede al Quirinale di accorciare i tempi

Un vertice che sarebbe servito a fare una prima valutazione del quadro generale e di come il prossimo governo si collocherebbe rispetto alle emergenze del Paese e ad alcuni nodi internazionali oltre che a rinnovare l'impegno del rispetto del numero dei ministeri. Berlusconi sarebbe salito al Quirinale a sorpresa (la telefonata di richiesta per salire al Colle è arrivata nella mattinata). Il Cavaliere vuole fare in fretta, bruciare i tempi delle procedure e entrare subito nel vivo dell'azione di governo. Il suo obiettivo è di andare al primo Consiglio dei ministri nel giro di una decina di giorni e dare un segnale forte al Paese affrontando le priorità che sono quelle dei rifiuti e dei redditi. Non è un caso che ieri abbia ripreso quota la candidatura di Maurizio Sacconi al Welfare, ben visto da ambienti sindacali e confindustriali ma anche dalla sinistra. Il Welfare insieme agli Interno saranno i due ministeri chiave della legislatura. Nel pomeriggio si erano rincorse le voci secondo cui Napolitano avrebbe consigliato a Berlusconi di non indicare un esponente di Forza Italia alla Giustizia. Ma subito è arrivata la smentita. Piuttosto da Napolitano potrebbe esserci stato il consiglio a far ricoprire l'importante casella di Guardasigilli ad una persona esperta. Un punto fermo per il Quirinale è il giuramento dei 12 ministri con portafoglio, più alcuni senza portafoglio. Dunque se Berlusconi vorrà affidare ulteriori cariche ministeriali non previste dalla legge Bassanini (che impone i dodici ministri con portafoglio) dovrà, attraverso un apposito decreto legge nel primo Consiglio dei ministri, spacchettare i ministeri e ripartire le deleghe. Berlusconi quindi avrebbe manifestato a Napolitano l'intenzione di concludere per oggi e di arrivare al giuramento domani. L'agenda del Quirinale prevede due impegni già fissati per Napolitano: domani mattina sarà a Torino alla Fiera del Libro e venerdì mattina sarà alle celebrazioni per la giornata in ricordo delle vittime del terrorismo (ricorre l'anniversario della morte di Aldo Moro). Quindi il giuramento del governo potrebbe avvenire al rientro di Napolitano da Torino. Comunque le procedure dovrebbero concludersi entro la fine della settimana. Ad aprire il calendario degli incontri con Napolitano sono stati i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini. Oggi si entrerà nel vivo con le consultazioni dei presidenti dei gruppi parlamentari e in serata Napolitano potrebbe già conferire l'incarico a Silvio Berlusconi. Il presidente Napolitano dopo Fini e Schifani ha sentito gli esponenti del gruppo misto. «Abbiamo parlato del Sud e delle sue emergenze», ha riferito Giovanni Pistorio, esponente del Movimento per l'autonomia del Sud. L.D.P.