Il Pd vuole cancellare i comunisti in Europa
A partire dalla Sinistra Arcobaleno». Una proposta che ha scatenato le ire furibonde dei partitini. A cominciare da Rifondazione: «Non essendo in grado di contrastare il consenso e il potere delle destre l'ala veltroniana del Partito Democratico si dispone a macellare la sinistra - sostiene il ministro Paolo Ferrero - Non hanno altra spiegazione le dichiarazioni di Franceschini in merito alla necessità di cambiare la legge elettorale per le europee introducendo una soglia di sbarramento. L'obiettivo di Franceschini - continua Ferrero - non è istituzionale, perchè il sistema istituzionale italiano è già pesantemente semplificato. L'obiettivo di Franceschini è la distruzione delle forze politiche alla sinistra del Pd, in modo che non esista più in questo paese chi può sollevare a livello politico problemi che disturbano le due grandi aggregazioni. Quella che vuole Franceschini non è una riduzione dei partiti ma una riduzione della democrazia, tappando ulteriormente la bocca a forze che, qualsiasi sia il giudizio politico che se ne da, provano comunque a dar voce a chi in questa società voce non ha», accusa il ministro. Dello stesso parere Manuela Palermi del Pdci, per la quale l'obiettivo è «sterminare la sinistra». «Ma cosa c'entra lo sbarramento con le europee - si chiede la Palermi - Ma c'è forse da eleggere un governo? Che fastidio da a Franceschini se viene eletto un rappresentante di una piccola forza politica, di destra o di sinistra che sia? O spera Franceschini - sostiene - di riproporre anche in Europa la truffa del voto utile? Per fortuna che anche all'interno del Pd sento voci più sensate. Mi vien voglia di dire: D'Alema e Bersani, pensateci voi». Furibondi contro la proposta di Franceschini anche i non comunisti. «Lo sbarramento elettorale proposto da Franceschini alle elezioni europee è indice di una visione non democratica delle istituzioni. Il bipartitismo ha un senso per il governo del Paese ma per tutto il resto viva la libertà», dichiara il segretario DcA, Gianfranco Rotondi. Un «no» alla soglia di sbarramento per le elezioni europee proposta da Franceschini arriva anche da Francesco Storace, per il quale occorre una iniziativa «contro il sabotaggio della democrazia italiana. Franceschini è stato molto chiaro: alle elezioni europee bisogna alzare "in modo ragionevole" la soglia di sbarramento - commenta il leader de La destra - Ci risiamo. E perchè? In Europa non si elegge un governo, ma si rappresentano i popoli (o almeno si dovrebbe). Hanno paura che fra un anno si sveli a pieno la frottola del voto utile? Fa pena questa politica che comincia di nuovo a parlare di sè e non dei cittadini». Stesso discorso per repubblicani e socialisti. «Le soglie di sbarramento servono alla governabilità. Il Parlamento europeo è un organo di rappresentanza delle idee politiche. E inoltre il numero ridotto di parlamentari per ciascun paese è di già una sorta di soglia di sbarramento e quindi la proposta di Franceschini è del tutto ingiustificata», sottolinea Giorgio La Malfa, del Pri. Un «attacco alla democrazia» pure per il socialista Franco Grillini è lo sbarramento alle europee ipotizzato dal numero due del Pd. «La proposta, guarda caso proveniente dal Pd, di mettere uno sbarramento nelle prossime elezioni europee - osserva - rappresenta una riduzione della rappresentanza democratica nel Paese, e la riproposizione di un bipolarismo autoritario che va combattuto in tutti i modi».