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Mazza: «Chiamate l'esercito Siamo all'allarme epidemie»

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Mazza, l'allarme-rifiuti è tornato suonare forte? «Non ha capito, ormai è una routine. Qui con i rifiuti si convive». Prego? «Ci stiamo riavvicinando al periodo di crisi pre-nomina di De Gennaro». Possibile? Neanche un passo in avanti? «Certo, le tonnellate di rifiuti non si contano. Le discariche sono state fatte senza tener conto della tutela dell'ambiente e quindi in la maggioranza sono state bloccate: ora non raccolgono più immondizia. E la Campania si ritrova in piena crisi come pochi mesi fa». Con un fattore in più: ora inizia a fare caldo. «Ed è un caldo pre-estivo! Qua si rischia grosso a livello sanitario. Con l'immondizia che c'è rischiamo le epidemie». Dove? «Il grande male è a Napoli, nella provincia di Napoli e a Caserta». Di che malattie parliamo? «Succede questo: ci sono cumuli di rifiuti ovunque e gli animali sono come dei vettori che andando su questi cumuli per cercare cibo o altro portano qualsiasi tipo di infezione all'uomo. Prima che lei mi telefonasse ero affacciato a una finestra e ho visto un cane trastullarsi in un sacchetto di cibo in mezzo alla monnezza. E ripeto: il caldo aumenta la produzione di batteri. L'emergenza igienico-sanitaria sta diventanto più forte dell'emergenza ambientale». Viene in mente l'epidemia che portò a Napoli il colera. «Non voglio fare l'allarmista, ma i rischi per la salute sono alti». C'è altro? «Basterebbe questo, ma abbiamo anche i roghi». Cioè? «Alcuni criminali, altri sono vandali, danno fuoco ai rifiuti dove ci sono anche delle sostanze tossiche. Così abbiamo due tipi di inquinamento: quello biologico e quello chimico». Scusi ma le discariche? «2500 non sono a norma, sono illegali. Quelle legali, come a Pianura, hanno comunque sostanze tossiche. In Campania non si capisce cosa è legale e cosa no. C'è una sindrome, c'è la "Sindrome della Campania", ora con i rifiuti poi con altro. Questa regione è malata, vanno rispristinate le funzioni vitali». Il governo di Berlusconi che potrà fare? «Sfruttare a pieno il commissariato per l'emergenza. De Gennaro ha i poteri, ma si smetta di perdere tempo a parlare con le istituzioni. Dobbiamo rispristinare lo stato d'igiene, specialmente nelle periferie». Nel concreto? «Servono scelte rigorose, tocca puntare i piedi per terra e occupare il territorio». Occupare? «Si devono usare i militari ma non per raccogliere rifiuti. Devono mettere in sicurezza le discariche, controllarle ed evitare proteste. Ormai è giustificato anche l'uso della forza. Poi per il futuro serve un menagement serio che gestisca i rifiuti. Una formazione ad alto livello per far diventare l'immondizia un'opportunità imprenditoriale. Ripensiamo anche la tassa sui rifiuti». Mi spieghi. «Una tassa che diminuisca in base alla raccolta differenziata che fai. Creando così una catena di controllo che parte dal cittadino, passa per Comune, poi Regione e infine Stato. Quello che succede in Campania è un'offesa al Creato». Intanto De Gennaro rimmarrà in carica un altro po'. «Guardi che qui l'emergenza durerà almeno un altro anno».

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