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Maurizio Gallo [email protected] «I grandi leader europei ...

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Solo la destra è in grado di dare risposte alle grandi questioni in campo, di raccogliere e vincere le sfide della globalizzazione. Perché la sinistra ha perso anche in Inghilterra? «Blair è stato un protagonista e un grande leader e i laburisti hanno risentito della sua assenza. Brown non ha avuto la forza per far superare al Labour le sue difficoltà e portarlo alla vittoria». Francia, Germania, Italia e ora l'Inghilterra. Il vento soffia a destra in tutta Europa, fatta eccezione per la Spagna. C'è una spiegazione comune? «Ormai i grandi leader europei sono di centrodestra. Berlusconi, Sarkozy, Merkel hanno avuto decisive affermazioni elettorali. E il Partito popolare europeo e i suoi alleati sono all'avanguardia dell'iniziativa politica. Il centrodestra è stato in grado di affrontare i grandi temi del presente e del futuro, come la sicurezza, l'ambiente, l'innovazione tecnologica, la crescita economica, l'occupazione, l'immigrazione e le infrastrutture. La sinistra, no». Per quali motivi? «La sinistra è ferma, appesantita da scelte non moderne, fossilizzata su tematiche non in sintonia con le esigenze dei cittadini. Oggi la gente chiede soluzioni diverse da quelle che propongono loro, la società è cambiata e non se ne sono accorti». Ora, però, il centrodestra ha la responsabilità di fornire queste risposte. Ce la farà? «Sono convinto di sì. Basta vedere l'atteggiamento sul nucleare del Ppe. Blair era l'unico che ne aveva parlato, mentre il resto della sinistra era bloccata su posizioni pseudo-ambientaliste». Saranno buoni i rapporti fra Palazzo Chigi e Ue? «Lo sono sempre stati. Berlusconi ha una visione dell'Europa positiva e non burocratica e del ruolo dell'Italia attivo e non passivo. E credere nell'Europa significa essere partecipi alle sue scelte. Berlusconi l'ha fatto e lo farà. Prodi, invece, non ha avuto mai un ruolo forte. E l'Europa non lo rimpiange».

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