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«Gli inglesi hanno punito Brown»

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«Molto probabilmente quello del primo maggio è stato un segnale di un Paese deluso da Brown e anche da Blair - spiega Tom Kington, corrispondente dell'Observer - Però spesso in Inghilterra le elezioni locali raccongono un voto di protesta che non sempre si ripete in quelle nazionali. E, comunque, Brown non è morto». Per il corrispondente del Sunday Herald , hanno pesato «le difficoltà economiche, l'impatto forte che ha avuto nel Paese la crisi dei subprime Usa e la lunga permanenza al potere del Labour», sottolinea Philip Willan. Che aggiunge: «Nelle interviste preelettorali molti cittadini hanno dichiarato che avrebbero votato indicando quello che pensavano dedl governo nazionale e non di quello locale. E poi Brown, per la gente, difetta di carisma e decisionismo». Insomma, anche in Inghilterra, come nel resto d'Europa, soffia un vento di destra? «Credo sia più una coincidenza - osserva Willan - All'ansia per la situazione economica e per la sicurezza, legata all'immigrazione non controllata, la destra sembra poter fornire una risposta più rassicurante». Ma. Ga.

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