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Pistola ai vigili contro i criminali

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Loaveva detto già dal primo giorno della campagna elettorale e ha tenuto a ribadirlo ieri, nel suo primo giorno da sindaco in pectore. «Roma sicura e libera dai ventimila nomadi ed immigrati che hanno violato la legge - ha ribadito Gainni Alemanno - dai campi nomadi irregolari e con un controllo rigoroso e effettivo di quelli regolari». Ma è sorpattutto alla Polizia municipale che si guarda con maggiore attesa. I «pizzardoni» romani gireranno con la pistola. Per il neo sindaco è necessario che «la polizia municipale venga armata, riqualificata e rimodernata perché diventi una vera polizia di prossimità che possa collaborare con le forze dell'ordine coordinate da un commissario straordinario con poteri speciali». Allo studio, poi un assessorato che si occupi di Sicurezza e immigrazione. Ed è proprio sul «totogiunta» che si concentrano incontri e voci di corridoio nelle ultime ore. Stando a conti e competenze, metà della squadra di governo capitolino è finita a Montecitorio. È questo uno dei tanti tormentoni sulla futura giunta Alemanno. Il capogruppo uscente di An, Marco Marsilio, esperto di urbanistica, Vincenzo Piso, ex vice presidente del Consiglio comunale, alla guida della Federazione romana di An prima di Alemanno ed esperto in trasporti, Barbara Saltamartini, consigliere uscente di Palazzo Valentini che ben potrebbe fare ai servizi sociali e, in casa FI, Beatrice Lorenzin, unica consigliera capitolina del centrodestra eletta finora, responsabile dei giovani di FI farebbe certamente un ingresso di rispetto in Sala Bandiere, l'aula dove si riunisce la giunta capitolina. Difficile però rinunciare a un seggio parlamentare, coronamento di una carriera politica iniziata dal basso delle sezioni di partito. Tra la rosa dei neo deputati che potrebbero tornare in Campidoglio, gli unici che sembrano aver preso sul serio la possibilità di fare l'assessore sono Marco Marsilio, storico promotore della tecnica della demolizione e ricostruzione edilizia e Luca Barbareschi che si è già proposto alla Cultura. «Me lo aspetto», ha dichiarato ieri. Non solo Montecitorio però. Anche in Campidoglio, tra le fila dei consiglieri eletti c'è chi aspetta. Ecco allora che tra i nomi più ricorrenti per incarichi di governo, tornano quelli di Luca Malcotti che potrebbe contendersi l'assessorato al Personale con Bruno Prestagiovanni, ora alla Regione ma decano dell'aula Giulio Cesare. Ancora, un posto in giunta dovrebbe andare al consigliere più votato dell'intero Consiglio comunale, Samuele Piccolo che potrebbe dare il suo contributo alle politiche giovanili. A seguire Dario Rossin che potrebbe mirare alla Sicurezza o alla presidenza del Consiglio. In casa degli azzurri, è già certo il nome di Davide Bordoni, al Commercio o ai Lavori pubblici, Fabio De Lillo, che potrebbe occuparsi anche di Ambiente e Alfredo Antoniozzi, candidato alla Provincia. A fare la rosa dei nomi è stato lo stesso coordinatore regionale, Francesco Giro. Ma nella corsa all'ingresso in Sala Bandiere, partecipano anche Pasquale De Luca (Fi), anch'egli esperto di Lavori pubblici e Urbanistica, al pari di Sergio Marchi (An). Mentre per la delega allo Sport sarebbe già pronto Alessandro Cochi (An). Una delega potrebbe andare invece anche a Federico Guidi (An). Molti, a proposito di trasversalità lascerebbero a Monica Cirinnà, la delega agli animali. Non è da escludere, poi che nella giunta ci sia più di un tecnico, soprattutto negli assessorati più complessi come il Bilancio. La presentazione dei neo assessori è prevista per metà della prossima settimana.

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