La prima vittoria di Walter: confermati i capigruppo
Così Veltroni ha prima proposto la riconferma degli uscenti Anna Finocchiaro e Antonello Soro, poi ha lanciato la consultazione tra i parlamentari del Pd e, alla fine, ha dato il via alle votazioni. Ma con un piccolo stratagemma. I primi a votare sono stati i senatori mentre i deputati hanno iniziato ieri sera, ma le urne saranno chiuse solo stamattina. In questo modo il segretario ha ottenuto la riconferma immediata di Anna Finocchiaro fermando la corsa di Pierluigi Bersani. Per la vecchia regola dell'alternanza, infatti, se a Palazzo Madama tocca ad un ex Ds, a Montecitorio la poltrona spetta ad un ex Dl. Quindi quasi scontata, a questo punto, la vittoria di Soro. Ma la soluzione del rebus non è priva di polemiche. Sono in molti a pensare che la scelta di Veltroni sia sbagliata. E nel partito ci si interroga sull'opportunità di lasciare Bersani senza un ruolo stabilito e, quindi, libero di colpire. Come se non bastasse, l'elezione della Finocchiaro è stata segnata da un piccolo «giallo». La capogruppo ha ottenuto 99 voti su 111 presenti (9 schede bianche e tre contrari), ma a pesare sono soprattutto le assenze. Il gruppo del Partito Democratico è infatti composto da 118 senatori. Alla votazione non erano presenti: Nicola Rossi (assente anche all'elezione di Renato Schifani), Umberto Veronesi, Sergio Zavoli, Francesco Rutelli e i tre Radicali eletti nelle liste del Pd (Emma Bonino, Marco Perduca, Donatella Poretti). Il primo «caso» è quello dell'ex vicepremier. Nelle ultime ore si era infatti diffusa la notizia che Rutelli volesse il posto da capogruppo come parziale risarcimento della sconfitta a Roma. Ma Finocchiaro blocca subito le ricostruzioni giornalistiche: «Povero figlio, è andato a riposarsi un po'. L'abbiamo benedetto mentre andava in vacanza, non era assolutamente un'assenza polemica». Per quanto riguarda i Radicali, invece, il nodo da sciogliere è quello del gruppo a cui Bonino & Co. dovranno iscriversi. Anche su questo punto, però, Finocchiaro getta acqua sul fuoco: «C'è una discussione politica in corso. Sentiremo anche da loro e dal partito quale sarà l'orientamento». Per il resto la capogruppo ha ringraziato tutti. «È stato un voto davvero gratificante - ha detto -. Si riparte con la consapevolezza che questa legislatura sarà più faticosa della precedente. So che così terrorizzo i senatori della precedente legislatura, ma oggi siamo minoranza. Metteremo in campo una opposizione seria e propositiva, frutto di un lavoro molto serio e non astratto. Avremo molto da faticare, non solo in Parlamento, non solo al Senato, perché è un momento difficile per il partito, complicato e anche amaro».