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Laura Della Pasqua [email protected] Accordo ...

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Il nodo da sciogliere era la nomina dei vicepremier e l'ipotesi di una convivenza per questo ruolo di Gianni Letta con Roberto Calderoli. Una coabitazione a Palazzo Chigi foriera di tensioni e quindi non perseguibile. Risultato: Berlusconi e lo stato maggiore della lega (Bossi, Maroni e Calderoli) hanno convenuto di risolvere il problema ala radice. Ovvero non ci saranno vicepremier. Letta sarà sottosegretario unico alla Presidenza del Consiglio, Calderoli ministro delle Riforme e dell'Attuazione del Programma. Per Bossi verrà creato un ministero ad hoc, per il Federalismo, che necessariamente sarà senza portafoglio per rispettare il limite di legge dei dodici dicasteri. Confermato Roberto Maroni al Viminale e l'assessore veneto Luca Zaia alle Politiche Agricole. La Lega quindi è riuscita a posizionarsi su posti chiave nel governo. Oggi Berlusconi incontrerà Formigoni che dovrebbe restare alla guida della Regione Lombardia fino al 2010; si discuterà anche del rimpasto di giunta che si è reso necessario con l'elezione al Parlamento di tre assessori. E per sottolineare la compattezza con la Lega, il Cavaliere ha ironizzato sull'intervista alla moglie Veronica che si considera «la componente leghista della famiglia»: «Almeno così tutti possono rendersi conto di come siamo compatti e di come saremo coesi nelle decisioni che riguardano il Paese». Al momento di incarichi certi per il governo ci sono Giulio Tremonti all'Economia, Franco Frattini agli Esteri, Claudio Scajola allo Sviluppo Economico, Mariastella Gelmini all'Istruzione, La Russa alla Difesa, Matteoli alle Infrastrutture, Elio Vito alla Giustizia. Sulle altre posizioni, ovvero Raffaele Fitto agli Affari regionali, Angelino Alfano alla Funzione pubblica, Bondi ai Beni culturali, Bonaiuti ai Rapporti con il Parlamento, ci sono ancora margini di incertezza. La Cultura è contesa sia da Bondi che da Bonaiuti. Poi c'è la variabile Alemanno. In caso di sconfitta, il candidato al Campidoglio del Pdl dovrebbe essere sistemato nella squadra di governo in un ministero di punta. Per l'esponente di Alleanza nazionale si profila il Welfare. La questione dei capigruppo è risolta con Cicchitto alla Camera e Gasparri al Senato. Quindi immediatamente dopo l'esito del ballottaggio per il Campidoglio dovrebbe essere definita la squadra di governo per essere presentata i primi di maggio al presidente della Repubblica Napolitano. E la composizione del nuovo governo è attesa con trepidazione anche dalla Confindustria che il 22 maggio terrà l'Assemblea con il nuovo presidente Emma Marcegaglia. Bisognerà vedere se a quella data saranno stati varati i provvedimenti di detassazione degli straordinari e dei premi aziendali che dovrebbero rientrare nel primo Consiglio dei ministri come peraltro Berlusconi ha ribadito nell'incontro a colazione con la Marcegaglia.

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