Un bagno di folla per Beppe Grillo nel V2-Day dedicato alla ...
Molti meno i presenti nella vicina piazza Castello, dove si sono tenuti concerti e letture per la festa della Liberazione promossa dal Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza. Salendo sul palco, il comico genovese ha voluto unire con un filo le due piazze e i due periodi storici: «Abbracciamo e ringraziamo - ha detto Grillo - coloro che ci hanno permesso di essere oggi qui su questo palco. Grazie ai partigiani di 63 anni fa, oggi siamo noi i nuovi partigiani della libera informazione. Siamo la naturale continuazione dei nostri nonni». Nel mirino del comico genovese, l'informazione, ma nei primi minuti del suo monologo i bersagli sono stati il presidente della Repubblica e Silvio Berlusconi. «Napolitano - ha detto - dovrebbe essere il presidente degli italiani e non il presidente dei partiti. Morfeo Napolitano dorme, fa il pisolino, poi esce e monita. Il referendum elettorale andava fatto prima, non dopo le elezioni». E, riferendosi al nuovo presidente del Consiglio, ha urlato: «Pensate se Obama da presidente fosse anche il proprietario della Fox, della Abc e di altre televisioni». Ogni affondo di Grillo è stato sottolineato da un'ovazione, che rimbombava anche nelle vie adiacenti la piazza. «Siamo tanti, 100 mila, se... la questura ci aiuta». Il comico ha salutato con entusiasmo solo quelle che lui definisce le «televisioni libere»: Al Jazeera, Cnn, Bbc, la tivù australiana». È di nuovo ritornato sulla presenza degli inquisiti in Parlamento («Sono 70 pregiudicati senza che nessuno abbia saputo niente» ha detto mentre scorrevano i loro nomi su uno schermo) e sul dramma delle morti bianche. Ha attaccato Confindustria, la legge Biagi che si ostina a chiamare legge 30 e con una battuta ha detto che mentre gli operai muoiono «i politici campano cento anni». A interrompere Grillo solo un messaggio registrato di Adriano Celentano: «Sono d'accordo Beppe. Non è un antipolitico. Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi per controbattere le falsità che ogni giorno ci propinano». Un saluto al mattatore del V2-Day è stato portato anche, di persona, dal magistrato di Catanzaro, Luigi de Magistris mentre non si è visto il gip di Milano Clementina Forleo. «Quella gran donna - ha spiegato il comico genovese - non è potuta venire a Torino». La chiusura è stata affidata ad un giornalista doc, Marco Travaglio: «Continuate a cercare i buoni giornalisti, continuate a volere bene all'informazione, fate amicizia con i giornali e proteggeteli perché proteggendo loro proteggete anche voi stessi». Tra gli ospiti sul palco anche Maria Fida Moro. «Il nostro Paese è diventato privo - ha detto - di memoria e compassione». Animato da cantanti e comici, sul palco allestito a Parco Schuster davanti al basilica di San Paolo, l'appuntamento dei sostenitori di Grillo a Roma. Prima dell'avvio della no stop, fino a mezzanotte, è stato presentato il film reportage sull'11 settembre, «Zero».