Fabio Perugia f.perugia@iltempo.it Tra le iniziative ...
Inserendola nella porta Usb di qualsiasi pc, tra i programmi salvati c'è anche il software eMule (aMule per il Macintosh). Questa è un'applicazione totalmente legale che consente la condivisione di file di ogni tipo, dalla musica al video. Un open source nato per la piattaforma Windows che ha creato una comunità di utenti che si scambiano file. Il programma inserito nella «chiave» distribuita dal comitato della «lista under 30» per Rutelli ha fatto scattare alcune reazioni contro l'iniziativa del candidato Democratico. Il sito web mediastoreitalia.it - che ha informato per primo i «naviganti» - spiega: «Non vogliamo entrare qui nel merito intrinseco dell'iniziativa. E tanto meno pronunciarci in merito alla sua legalità, dal momento che il contesto attuale permette di operare in una zona grigia. Zona in cui non è affatto chiaro se mettere a disposizione degli utenti web programmi di condivisione di file sia legittimo o meno, dal momento che l'utilizzo più frequente che si fa di questi applicativi è il download di contenuti protetti da diritti d'autore». Rutelli e il comitato «under 30» hanno distribuito ai giovani le «chiavi Usb» l'11 aprile a una festa elettorale al RiverLoft di via di Pietralata, poi ancora nel corso di queste settimane, infine mercoledì scorso a Prati. In Francia e in Inghilterra il download di file audio o video è rigorosamente vietato se il software non prevede il pagamento dei diritti d'autore. «Lì il computer ti viene disconnesso immediatamente - spiega Gabriella Carlucci, spesso impegnata alla Camera a difendere l'arte e lo spettacolo - Il vice presidente del Consiglio e ministro dei Beni culturali ha omaggiato i giovani con una pen-drive. Ma la sorpresa arriva quando si scopre che sono contenuti files di installazione di vari programmi tra cui eMule. Ora il popolo della Rete penserà che sia legittimo scaricare musica, film e materiale coperto da dirittto d'autore». A lamentarsi c'è anche il presidente dell'Unione sindacale italiana videonoleggio, Daniele Ghiringhelli. Spiega che «eMule è un sito che non si riesce a chiudere perché non ha una connotazione nazionale. Non nasce come sito pirata, ma si trasforma in sito pirata perché lì vengono inseriti prodotti scaricati col download abusivo. È certo che da quel programma che Rutelli ha distribuito si possono scambiare files illegali». Il presidente Usiv, che rappresenta più di 800 realtà commerciali in Italia, dice di aver quasi perso la speranza: «Rutelli se ama veramente la legalità o il cinema non avrebbe dovuto permettere questo. Ora - conclude Ghiringhelli - deve chiedere scusa alla nostra categoria ma anche a chi lavora nel mondo della musica e del cinema che rischiano di essere colpiti duramente dal mercato illegale».