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E in tv Francesco e Gianni battono Silvio e Walter

Rutelli e Alemanno

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Confronto che per la verità Alemanno aveva cercato fin dall'inizio della campagna elettorale ed al quale Rutelli era riuscito a sottrarsi. Fino a martedì, appunto. Ed ora i risultati confermano che Alemanno aveva ragione. La gente non solo ha dimostrato di seguire la trasmissione ma anche di apprezzare la formula speciale adottata da Ballarò per il faccia faccia: niente filmati esterni e nessun ospite. Tutta la scena per i due grandi duellanti, una scommessa vinta. Un risultato che in generale pone la trasmissione dietro soltanto alla puntata di Matrix dello scorso 11 aprile quando con la doppia presenza di Berlusconi e Veltroni arrivò a quasi 6 milioni di telespettatori. Ed i quattro milioni di Ballarò risaltano ancora di più se si pensa che di questi tempi non è facile incollare la gente davanti al televisore quando si parla di politica. Infatti passi per i big nazionali, per i leader di partito che anche a notte fonda riescono a calamitare gli interessi, ma quando la parola va agli altri gli ascolti si inabissano. Ne sa qualcosa Rai Due che si è dovuta dibattere tra audience e share del 3 per cento con le conferenze stampa di semisconosciuti candidati premier. Invece stavolta Giovanni Floris è riuscito a vincere la sfida confermando lo share e gli spettatori che ormai ogni martedì sera seguono la sua trasmissione. Da un lato Alemanno dall'altro Rutelli, che se sono date di santa ragione in trasmissione, sono riusciti a tenere testa alla prima parte del tanto atteso Romanzo Criminale su Canale Cinque, perdendo solo contro Rai Uno che schierava la fiction Ho sposato uno sbirro interpretato dal popolare conduttore di Affari tuoi Flavio Insinua. Un buon risultato, quindi. Meglio di certo rispetto alle puntate di Porta a Porta andate in onda durante la campagna elettorale che pure con i leader Berlusconi e Veltroni non erano mai riuscite a superare i tre milioni. Infatti nell'ultima apparizione televisiva dal salotto buono di Rai Uno il Cavaliere non andò oltre i 2 milioni e 495 mila telespettatori raggiungendo uno share del 31,56 per cento di share. Peggio, invece, andò al suo sfidante Walter Veltroni che, complice anche la partita di Champions League della Roma, si fermò ad un milione 836mila telespettatori per uno share del 23,77 per cento. Unica scusante per Vespa l'ora tarda in cui va in onda la sua trasmissione e che giustifica distacchi così netti da Ballarò. Ma il risultato del faccia a faccia tra i due candidati a sindaco di Roma risalta anche se si prendono come riferimento le conferenze stampa dei candidati premier andate in onda su Rai Due negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale. Qui Veltroni e Berlusconi non andarono oltre i quattro milioni con il picco massimo per l'ex sindaco di Roma intorno ai 3 milioni ed 800mila spettatori. Numeri e cifre che quindi ben spiegano il successo per il duo Alemanno-Rutelli. Ed anche la soddisfazione del post duello conferma il buon risultato della trasmissione. Gianfranco Fini, dopo aver telefonato ad Alemanno per congratularsi, ha replicato a Walter Veltroni che sbandierava la vittoria di Rutelli: «Se è lo stesso Veltroni che prima delle elezioni diceva che aveva raggiunto il pareggio e che era ad una incollatura da Berlusconi, vuol dire che Alemanno ha stravinto». Dal canto suo il candidato sindaco del Pdl, rivolgendosi al suo sfidante, lo ha incalzato: «Credo sia difficile per Rutelli affrontare questi confronti perché deve combattere da solo, è un uno contro due, perché ci sono io e la realtà di Roma. Ora capisco perchè ha esitato tanto ad accettare». Di diverso avviso naturalmente Rutelli che confida di essere con i suoi collaboratori «tutti contenti. Siamo motivati e galvanizzati. Sappiamo però che la partita è dura». Dal canto suo l'ex viceministro agli Esteri, Patrizia Sentinelli (candidata vicesindaco), si esalta: «Francesco ha vinto, ha vinto sui fatti. Roma non è una città in cui prevale il degrado, ma una città in cui i fatti parlano in senso positivo». Vittoria che però sia Klaus Davi che Luigi Crespi non vedono. E promuovono Alemanno. Ma per l'ex ministro del Pd ci sarà tempo per recuperare, a Matrix venerdì. E Rutelli già promette di «avere molte frecce nel suo arco». Un motivo in più per far felice Enrico Mentana.

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