Berlusconi: «Alitalia tratterà con Aeroflot»
Al termine della visita del presidente russo Vladimir Putin in Sardegna, il premier in pectore, Silvio Berlusconi, indica una possibile nuova prospettiva per il futuro della nostra compagnia aerea. All'indomani del primo contatto bipartisan, il Cavaliere, nel corso della conferenza stampa congiunta col presidente russo, ribadisce che «la situazione è molto aperta». «Ci sono ancora contatti in corso con Air France, contro cui - sottolinea il futuro premier - non abbiamo nulla. Ci piacerebbe che si desse vita a un grande gruppo internazionale che veda l'Alitalia inserita in un quadro di pari dignità con Af e la Klm». Ma Silvio Berlusconi non chiude neanche la porta a una possibile soluzione russa, prospettiva che potrebbe concretizzarsi, dice, in un futuro prossimo: «Quando la trattativa con Air France si chiuderà - aggiunge - potremo aprire un tavolo con Aeroflot e saremo disponibili ad allargare accordi con altre grandi compagnie e ci potrà essere un tavolo per vedere se si può procedere verso una intesa che possa dar vita a un grande gruppo internazionale». Intanto nel vertice di giovedì a Palazzo Chigi un'altra ipotesi è circolata. Quella di un decreto legge che autorizzi ad Alitalia un prestito ponte di 100-150 milioni di euro. È una strada già percorsa in un recentissimo passato quella del prestito ponte per garantire la continuità aziendalea. «Misure urgenti per favorire la ristrutturazione ed il rilancio dell'Alitalia»: recitava, infatti, così il decreto legge 159 del giugno del 2004, poi convertito in legge nel luglio successivo, che dava disco verde al prestito da 400 milioni di euro per il salvataggio della compagnia, allora guidata da Giancarlo Cimoli, e per avviare l'attuazione del nuovo piano industriale che prevedeva la separazione societaria tra Alitalia Fly e Alitalia Servizi e una ricapitalizzazione da oltre 1 miliardo di euro. Ma il Cavaliere non conferma e non smentisce l'ipotesi: «Il problema è così grande - argomenta - che questo prestito non ha alcuna importanza...». E citando De Gaulle, aggiunge: «L'attendance suivrà... L'importante è mantenere in mani italiane la compagnia di bandiera, vettore di un paese che può offrire al turismo mondiale il 50% dei beni culturali del pianeta». Vladimir Putin ammette che l'ipotesi di una collaborazione futura tra Alitalia e Aeroflot è possibile, ma mette in chiaro le difficoltà attuali: «Abbiamo discusso di questo tema - risponde in conferenza stampa - e ho apprezzato il fatto che Berlusconi sia preoccupato delle conseguenze della crisi del maggior vettore italiano. La situazione infatti non è facile, bisogna saldare i debiti e tornare ai profitti. Bisogna parlare del risanamento». Inizialmente dai vertici della compagnia aerea russa non arrivavano conferme che chiarissero le notizie su un eventuale interessamento all'acquisto di Alitalia. Ma il presidente russo è intervenuto precisando che Aeroflot sarebbe disponibile a intavolare una trattativa con la compagnia di bandiera italiana. «Ho parlato col presidente di Aeroflot - ha spiegato Putin - che si è detto disponibile a riprendere i contatti per Alitalia».