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E il Carroccio preme per una rete a Milano

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Realizzare un centro di produzione ex novo comporta «fortissimi investimenti», riconosce la Bianchi Clerici, forse memore del fatto che per motivi di budget il progetto fu già accantonato sotto la direzione generale di Flavio Cattaneo. Ma stavolta, suggerisce il consigliere in quota Carroccio al presidente Claudio Petruccioli, ai colleghi del consiglio e al direttore generale Claudio Cappon, la Rai potrebbe candidarsi come International Broadcasting Center della manifestazione: «Essere presenti nel quartiere Expo con la propria sede Ibc, attingendo ai previsti finanziamenti agevolati - scrive la Bianchi Clerici - mi sembra un'occasione da non perdere. Al termine dell'Expo, questa sede potrebbe diventare il nuovo centro di produzione di Rai Milano». Bisogna tuttavia far presto, perché «entro poche settimane il Comune di Milano presenterà il master plan dell'evento». Un auspicio che probabilmente dovrà essere analizzato in base alle valutazioni legate al budget e al piano industriale e che in ogni caso coinvolge scenari che vanno ben oltre la sopravvivenza dell'attuale vertice. Se il Pd, con Renzo Lusetti, stigmatizza subito una Lega che «allunga le zampe su Roma», da registrare è anche la presa di posizione della Padania contro il concerto del Primo Maggio e «la rossa Raitre». «Anche questa volta - si legge in un articolo - un evento che in sè potrebbe essere gradevole sarà trasformato nel solito vecchio comizio di sinistra». La previsione è che «i grandi protagonisti dello show inizieranno ad insultare, ancora prima che si insedi, il nuovo governo di Silvio Berlusconi e tutto con il solito appoggio strumentale della dirigenza della Rai». Insomma, la Lega è partita all'assalto. E vuole portare un altro pezzo della tv più pubblica al Nord.

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