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Fuoco amico su Veltroni: «Basta attacchi alla Lega»

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Come ricorda implacabilmente Peppino Caldarola sul Riformista. L'analisi offerta martedì da Veltroni non si è distinta per capacità autocritica. Quanto all'approccio con Berlusconi, il leader Pd - oltre a minacciare reazioni alle azioni del Cav - ha vaticinato che non sarà possibile governare con la Lega, riproponendo un'immagine a tinte fosche del Carroccio. Sull'inaffidabilità di Bossi e della Lega, Veltroni aveva impostato lo sprint della sua campagna. Ma il tentativo è andato a vuoto e forse ha addirittura favorito il Carroccio. Eppure Veltroni ha insistito. I maggiorenti del partito non lo hanno contraddetto. Ma negli ambienti vicini al Pd gli strali volano. Dalle colonne di Europa un editoriale siglato da Chiara Geloni avverte: «Sulla Lega continuiamo a sbagliare». Perché «la Lega, dove è la Lega, è un concretissimo partito di sindaci, assessori e amministratori», non una forza semi-eversiva. Guai «a chi si illude che il Carroccio» farà «cadere domani» Berlusconi. E, «dato che Veltroni dice che non siamo stati capaci di parlare all'Italia profonda, si potrebbe imparare qualcosa da com'è organizzata sul territorio la Lega...».

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