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Premesso che chi scrive non condivide neppure un punto e ...

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Il cui solo momento di freschezza è stata la battuta di Berlusconi da Mentana («Se chiamerei Veltroni? Sono giovane, mando gli sms»), il che la dice lunga sulla portata dell'evento. La Santanchè, che afferma che un parlamentare dovrebbe guadagnare 1.200 euro al mese, «come un lavoratore medio», e che la politica non può esser vista come uno stipendio perché dev'essere missione; la Santanchè, che propone il mutuo sociale garantito dallo Stato e ai giovani dice che il posto fisso per tutti è un'utopia. E pazienza se poi si schiera contro la 194, contro la procreazione assistita e contro gli immigrati: siamo anni luce dalla gaffe da dito medio davanti al Parlamento e dalle zuffe con la Carlucci su chi portò per prima i tacchi a spillo. No, dico, vi ricordate voi quando alla Camera le proposte della «Santa» spaziavano dalle norme in materia di gestione delle case da gioco alla raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi, passando per il tennis e la valorizzazione del tortello di zucca (fino alla mitica «legge quadro per la sicurezza delle piste da sci», partorita, non dubitiamo nella sua Cortina)? Ma poiché la politica passa anche dal look (come insegna il Veltroni lampadato più che il Cavaliere trapiantato), la «Santa» ha saputo reinventarsi anche l'immagine. Abbandonando brillanti e messa in piega per raccogliere i capelli in una coda, addirittura spettinata, e rinunciando a vertiginose scollature e al rosso sulle labbra per golfini neri e pashmine pro-Tibet. Poi, con un linguaggio lucido e pacato ha fatto una campagna incisiva e ragionata. Davvero un peccato che sia scivolata sul darla o non darla a Berlusconi e sulle donne orizzontali, ma tant'è. Insomma, la Santanchè è la nuova Evita, perlomeno de' noantri. Ha studiato, si è impegnata e da portavoce di un mondo di plastica è diventata la rappresentante di un'idea di miglioramento del Paese, seppure non condivisibile. Quel che fa specie, però, è che mentre noi siam qui a lodare i progressi di una «Santa», consci che comunque vada di donne nel governo ne avremo giusto quattro e neppure in ruoli chiave, in Spagna c'è un certo Zapatero che di ministre ne ha volute 9 (su 17). Di cui una alla Difesa e pure incinta.

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