Flavia Giacobbe «Di tutti gli under ...
Una lettera aperta indirizzata alla futura classe politica che indica i problemi da affrontare in materia di politiche giovanili e che l'associazione distribuirà nelle università italiane e a tutti i candidati in corsa per le elezioni 2008. «Dalla ricerca promossa dalla Bocconi - ha spiegato il docente di Economia del Lavoro dell'Ateneo milanese - emerge che tutti i partiti hanno fatto questo tipo di scelta, decisamente avvilente a fronte dei grandi slogan elettorali di rinnovo generazionale. Senza tenere in considerazione - ha proseguito l'economista - che gli under 30 italiani partecipano molto di più di altri paesi europei alla politica, vanno a votare in numero più elevato e i giovani candidati hanno un ottimo curriculum, soprattutto le donne, che spesso provengono già da esperienze politico amministrative locali». Nella stessa direzione di Boerio, il Forum Nazionale ha chiesto al futuro governo di coinvolgere maggiormente le nuove generazioni nel «miglioramento» della società, «attraverso investimenti su pari opportunità - ha aggiunto il portavoce dell'associazione che conta oltre 2 milioni di iscritti, Cristian Carrara - accesso ai servizi, attraverso politiche per l'integrazione, formazione scolastica, professionale, sulla ricerca, attraverso politiche abitative e riforma delle pensioni che tutelino i ragazzi». E se il Forum ribadisce il no alla strumentalizzazione dei giovani nella campagna elettorale, al coro polemico si unisce anche lo scrittore-filosofo, Marcello Veneziani: «Questa campagna elettorale è incentrata sull'immediato beneficio e i primi a rimetterci sono gli under 30 - ha ribadito l'ex consigliere Rai intervenuto all'incontro - per questo devono rivendicare le loro necessità e non in modo individuale. Sono cresciuto in una generazione imbevuta del mito dei giovani - ha detto - ebbene oggi devono essere presenti, attivi ed interessarsi, ma farlo alla luce del sole, non della clandestinità. La politica negli ultimi anni ha perso di vista una sua programmazione, ma si è proiettata sull'oggi, e questo modo di pensare, ormai diffuso, danneggia soprattutto le nuove generazioni». Così, dopo le lettere elettorali inviate dai candidati dei principali partiti nelle case degli italiani, ora saranno i politici a ricevere una lettera da parte dei giovani italiani.