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Roma, già in crisi la coalizione di Rutelli

Rutelli

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L'intervista con cui il vicesegretario del Pd Franceschini ha paragonato la Sinistra Arcobaleno ai verdi americani di Ralph Nader causa della sconfitta di Al Gore, con un riferimento implicito alla concorrenza della Sinistra Arcobaleno di Bertinotti che rischia di portare via voti al Pd, continua a scatenare polemiche. Ieri il segretario di Rifondazione Franco Giordano è stato esplicito: «Una sortita di questo tipo mette a rischio la coalizione, perchè disarma e irrita il popolo della sinistra, io non credo che abbia effetti sul voto, ma ricordo che è stato il Pd a dire che tra noi c'è stata una separazione consensuale e che non si poteva fare un'alleanza a partire dal programma». Critico nei confronti del numero due del Pd anche il segretario romano di Rifondazione, Massimiliano Smeriglio: «L'offensiva di Franceschini e Veltroni può mettere in difficoltà la tenuta dell'alleanza. Chiedo a Rutelli di intervenire - sottolinea ancora - e farsi garante dell'alleanza». Il segretario del Prc romano auspica una vittoria al primo turno, perchè «se non si vince al primo turno l'alleanza va ricontrattata e rischia di diventare un'altra cosa, con un'apertura ai centristi». Il responsabile organizzazione del Pdci Orazio Licandro, ha parole più dure e accusa Franceschini di «aggressione volgare alla sinistra». Poi mette il dito nella piaga, ovvero smentisce quella rimonta trionfale che Veltroni va sbandierando. «La verità è che non devono recuperare nè 500 nè 5.000 nè 50.000 voti. I voti da recuperare sono milioni. Il distacco è incolmabile». Licandro lascia intendere di avere in mano sondaggi disastrosi. «Hanno perduto, hanno consegnato il paese a Berlusconi, non hanno sfondato al centro e adesso tentano di fare piazza pulita della Sinistra arcobaleno. Sono nervosi e disperati perchè sanno di aver sbagliato a rompere con noi in nome di una inesistente pace interna».

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