Linea dura dei francesi: "Il piano non si cambia"
Eadesso spetta alla compagnia della Magliana, ai dipendenti e alle organizzazioni sindacali dire «come vedono il futuro della loro azienda». In un comunicato diramato al termine della riunione del board, durante il quale il presidente Jean-Cyril Spinetta ha illustrato ai consiglieri la situazione, la compagnia franco-olandese sottolinea «che il progetto trasmesso il 14 marzo e emendato nelle riunioni del 18, 25, 31 marzo e del 1 e 2 aprile è il solo a permettere il ritorno di Alitalia alla crescita redditizia in tempi rapidi». I sindacati hanno dichiarato la loro disponibilità a riprendere le trattativa. Ma dicono «no» a soluzioni a senso unico. In altre parole, secondo le organizzazioni dei lavoratori, è necessario sedersi di nuovo intorno al tavolo e rivedere le linee del piano di rilancio di Alitalia. Ma si tratta di una condizione che al momento appare difficile, visto che per Air France l'unico progetto è quello presentato nell'ultima riunione e che contiene già diverse aperture su esuberi e ridimensionamento della flotta. Si fa strada, quindi, l'ipotesi di un rinvio a dopo le elezioni per discutere l'operazione una volta chiarito chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo Chigi. Oggi si riunirà il cda di Alitalia, presieduto dal nuovo presidente Aristide Police che ieri ha incontrato a Palazzo Chigi il premier Romano Prodi e i ministri dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa e dei Trasporti Alessandro Bianchi. Il governo ha convocato i sindacati per giovedì con l'obiettivo di convincerli ad ammorbidire la loro posizione. D'altronde Air France ha cercato di rendere più digeribile l'offerta: l'ultima versione del piano anticipa al 2009, in caso di pareggio operativo di Alitalia, l'ingresso nella flotta di due B777, riassorbendo così parte degli esuberi tra i piloti. Non solo: Spinetta si è dichiarato disponibile ad anticipare l'avvio della sostituzione degli MD80 con gli A321, ad assumere 180 giovani piloti in Air France-Klm e a verificare, con un ente terzo, nel settembre del 2009 la redditività del settore Cargo. Infine l'ultima apertura su Az Servizi, con un maggior numero di dipendenti compresi nel perimetro di vendita. Ma i sindacati hanno già respinto la proposta francese. E hanno presentato una proposta alternativa, «non accettabile» secondo Spinetta, che prevede il mantenimento delle attività cargo, minori tagli alla flotta e la partecipazione della finanziaria del Tesoro Fintecna all'aumento di capitale previsto con una quota di minoranza e il conferimento dell'intera quota (49,4%) che possiede in Alitalia servizi alla «Nuova Alitalia». Le posizioni al momento restano distanti.