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Mastella si riscopre conduttore tv L'esordio in Rai, Mediaset è pronta

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Da giorni vive in casa sua a Ceppaloni, riceve telefonate, gente in pellegrinaggio. Ma presto lo rivedremo in tv. Il lunedì del voto Clementone tornerà in Rai per commentare i risultati nello speciale che sta preparando RaiDue. Non sarà in studio ma svolgerà un compito quasi da giornalista. D'altro canto Mastella è un giornalista. Almeno sulla carta. Fu assunto alla sede Rai di Napoli oltre trenta anni fa. Un'assunzione che suscitò notevoli polemiche tanto da provocare addirittura tre giorni di sciopero di protesta. Lui ricambiò raccontando poi come nelle pause pranzo dei dipendenti della Rai, chiedeva «ai centralinisti di telefonare nei Comuni del mio collegio elettorale. Mi facevo introdurre come direttore della Rai e segnalavo questo nostro bravo giovane da votare: Clemente Mastella. Funzionò». Venne eletto, era il lontano 1976, il suo primo ingresso a Montecitorio e la perpetua permanenza. Da allora questa volta sarà la prima volta che Mastella guarderà i risultati elettorali seduto in poltrona, da spettatore. Anzi, da moderatore, peraltro per quella stessa RaiDue che invece è la rete di Michele Santoro con il quale l'ex ministro di Giustizia ha avuto e ha tuttora un lungo contenzioso. Di certo quella performance la sera del voto la vedranno con attenzione anche a Mediaset. E soprattutto la guarderà con attenzione Fedele Confalonieri. Perché una delle idee che sta girando a Cologno Monzese è proprio quella di affidargli una trasmissione televisiva. Tutta sua. Magari anche in prima serata. Anche se le ultime apparizioni di Mastella in tv sono state un disastro per l'audience. Per l'azienda berlusconiana, tuttavia, non è una novità quella di assoldare ex politici. A un altro ex Guardasigilli, Claudio Martelli, con scarso successo, sono stati affidati ben due programmi: prima Claudio Martelli racconta e poi L'incudine. A un'altra ex Udeur (dopo essere stata a lungo leghista), Irene Pivetti, sono stati affidati prima due programmi (Bisturi e Giallo 1), poi la collaborazione a Buona Domenica con Maurizio Costanzo e infine Tempi moderni. Può funzionare Mastella in tv? Chissà. Berlusconi è fermo a quel che disse a una manifestazione dei Circoli della Libertà nel febbraio scorso: «Se non fosse stato per Mastella il governo Prodi sarebbe ancora in piedi: la riconoscenza è uno dei valori che abbiamo anche in politica». Qualcuno gli gridò ripetutamente: «Mastella no, Mastella no». Ma quella era politica, in tv tutto può succedere. Forse.

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