Disastro Capitale: dai rom alla droga l'elenco del Cavaliere
Sono questi i mali di Roma che Berlusconi ha elencato in un libro che invierà ai cittadini della capitale nei prossimi giorni con una sua prefazione «C'era una volta il modello Roma di Rutelli e Veltroni. L'eredità della sinistra» (Alcos editore). Si tratta di un volume fotografico, in tutto 96 pagine, composto da cinque capitoli nei quali c'è una rassegna che riporta articoli apparsi sui quotidiani italiani dell'ultimo anno «che hanno denunciato — si legge in una nota dell'ufficio stampa della Alcos — lo scandaloso degrado di Roma, capitale del nostro paese e patrimonio artistico e storico mondiale». Da un anno lo staff del leader del Pdl, coordinato dal deputato azzurro Francesco Giro, «ha tenuto sotto costante monitoraggio gli appelli che i media lanciavano ed è nato così il libro realizzato dalla casa editrice milanese guidata da Alberto Costa», già editore de «La Storia italiana» e «La vera Storia Italiana». In copertina campeggia un'immagine del Colosseo: all'interno, oltre 120 titoli di quotidiani tra cui «Il Corriere della Sera, Il Giornale, La Repubblica, Il Sole 24 ore, L'Unità, Il Messaggero e Il Tempo» suddivisi in cinque capitoli (ambiente, sicurezza, sociale, sanità ed economia). «L'Italia è un grande Paese e Roma è la Capitale, una città patrimonio del mondo. Noi lo sappiamo e ne siamo orgogliosi. È la sinistra ad averlo dimenticato. Il nostro impegno sarà quello di restituire dignità all'Italia e alla sua capitale». Così comincia la prefazione scritta dal leader del Pdl. Secondo Berlusconi «la sinistra ha costruito una città egoista». E cita quelli che secondo lui sono «i numeri del fallimento della sinistra» che «parlano non di un "modello Roma", ma di un "disastro Roma"»: «37 mila famiglie senza casa, oltre 50 mila bambini su un totale di 75 mila, nella fascia d'età tra 0 e 3 anni, senza asili nido, solo 30 mila anziani su un totale di 565 mila over 65 che riescono a beneficiare di un servizio di assistenza offerto dal Comune di Roma, 9 mila disperati costretti ancora a vivere in condizioni di assoluto degrado in baraccopoli lungo le sponde del Tevere». Per il Cavaliere, «Veltroni è per Roma ciò che Prodi è per l'Italia. Altro che il "modello Roma", anche qui è stato applicato solo il "modello Visco", quello del "tassa e spendi". E anche qui ha fatto danni: Roma è tra le città più tartassate d'Italia». Berlusconi parla di un «debito in eredità dal sindaco Veltroni che il prossimo anno raggiungerà 9 miliardi di euro». Non manca un passaggio sulla questione rifiuti: «Nel Lazio ci sono solo 3 termovalorizzatori contro i 13 della Lombardia». Quindi l'attacco diretto a Veltroni come leader del Pd: «Tremano le vene ai polsi al solo pensiero che un sindaco che lascia questà eredità abbia la velleità di guidare l'Italia». La ricetta di Berlusconi «perchè anche Roma si rialzi» è quella di realizzare «infrastrutture per rendere scorrevole il traffico: l'anello ferroviario, nuovi parcheggi di scambio, le metropolitane (A, B, B1, C, D). Costruiremo 25 mila nuove case comunali, realizzeremo nuovi asili per 10 mila bambini, ridurremo le tasse comunali, daremo sicurezza alla città chiudendo tutti i campi nomadi abusivi e controllando con severità quelli regolari, svilupperemo la raccolta differenziata per scongiurare l'incubo Napoli e chiuderemo la discarica di Malagrotta». Berlusconi conclude: «Vi chiedo di fare la scelta giusta» alle urne, «sarà un atto di profondo amore per Roma».