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Titolo preda dei piccoli speculatori

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Da mesi il presidente dell'Authority, Lamberto Cardia, chiede di limitare le esternazioni sul futuro della compagnia perché non fanno altro che soffiare sul fuoco delle speculazioni in Borsa. Adesso la Consob passa all'apertura di un vero e proprio dossier. La situazione, infatti, è diventata insostenibile dopo le ultime sedute sull'ottovolante, che hanno visto in pochi giorni il titolo crollare verso quota 10 centesimi (l'offerta di Air France) per poi risalire sopra 0,6 euro. Ieri un'altra seduta a singhiozzo a Piazza Affari: le azioni della compagnia hanno chiuso sui massimi di seduta con un balzo del 10,8% a quota 0,64 euro, nonostante le ripetute sospensioni per eccesso di rialzo e soprattutto, nonostante le smentite arrivate da coloro che erano stati indicati da alcuni organi di stampa come possibili componenti della cordata italiana (Eni, Mediobanca, Benetton, Ligresti). Fonti vicine alla Commissione spiegano che a movimentare il titolo sono soprattutto i trader d'assalto che ad ogni piccola voce sulla situazione di Alitalia colgono l'occasione per acquistare e vendere sul mercato. Il rischio è che queste operazioni possano macchiarsi del reato di insider trading (abuso di informazioni privilegiate) o di aggiotaggio (manipolazione del mercato). Per questo motivo anche la Procura di Roma sta seguendo le evoluzioni della vicenda Alitalia.

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