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«La priorità è semplificare la burocrazia»

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Così, al segretario del Pd, nel caso vinca, ha chiesto di rinnovare profondamente la vita del Paese. Puntando innanzitutto su un'assemblea costituente che faccia le riforme e cambi l'attuale sistema elettorale. Ma il punto che sta più a cuore al leader dell'associazione che rappresenta i due terzi del totale delle imprese del comparto è la semplificazione della burocrazia. Vecchioni ha portato a esempio della «follia» italiana la conferenza Stato-Regioni e le conferenze di servizi. Nella prima, ha spiegato «c'è un antagonismo tra i due livelli, tra esecutivo e governi locali, anziché concertazione. E questo perché le Regioni sono figlie di un federalismo imperfetto che le mette in contrapposizione con il governo». La seconda, invece, «è un'esperienza che non auguro a nessuno, una dimensione burocratico-amministrativa da medioevo non da terzo millennio». Pao. Zap.

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