Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Alleanza mascherata Pd-Bertinotti, il Pdl attacca

default_image

  • a
  • a
  • a

Poco dopo arriva il supporto tecnico alla sua tesi: una ricerca Ipr per Repubblica.it che parla, nella migliore delle ipotesi, di un vantaggio di 5 seggi a Palazzo Madama per la Pdl rispetto a tutta l'opposizione (quindi Pd, Sinistra Arcobaleno e Udc). «C'è un sondaggio di Repubblica.it - esulta infatti il leader del Pd - che dice che se a loro va di lusso avranno una maggioranza di tre o quattro seggi». E da tutti i democratici, da Dario Franceschini a Nicola Latorre, arriva il coro del "Si può fare" al Senato. Berlusconi reagisce nel suo stile. Veltroni - è la sua tesi - sui sondaggi mente e il testa a testa a Palazzo Madama è «esattamente il contrario della verità», insomma «come nella vecchia ricetta stalinista Veltroni dice tre bugie ogni due righe». E in ogni caso «al Senato siamo avanti di più di trenta senatori». Anche nel resto del centrodestra non si crede al pareggio. «Non ci sarà nessun pareggio - assicura il leghista Roberto Maroni - ma una vittoria netta del Pdl a Camera e Senato». Ma se per il Carroccio il rischio non c'è, il leader della Dc per le Autonomie, Gianfranco Rotondi, intravede un «rischio caos» alla Camera Alta. Intanto, i «piccoli», che potrebbero pesare molto nella partita di Palazzo Madama se ottenessero un buon risultato («al Senato saremo determinanti», avverte Casini) sono alla caccia di voti per abbattere il «muro» dell'8%, soglia regionale per alcuni piuttosto proibitiva. Secondo il sondaggio Ipr per il Senato, la Sinistra Arcobaleno dovrebbe farcela in una decina di regioni, eleggendo 18 senatori. La partita dovrebbe essere semplice almeno nelle regioni rosse, dove il voto alla Sinistra Arcobaleno è in qualche modo «utile» anche al Pd perché porta via seggi al Pdl. Di qui i sospetti da parte di qualcuno nel centrodestra di un accordo «sottobanco» in questo senso. È l'allarme che lancia, ad esempio, Altero Matteoli, testa di lista del Pdl a Palazzo Madama in Toscana in base alle dichiarazioni di due esponenti democratici, Mauro Zani e Gianfranco Pasquino. «Una combine - attacca il senatore - votando Pd alla Camera e Sinistra Arcobaleno al Senato nelle regioni rosse è tesa a determinare lo stallo e una situazione di incertezza che non serve certamente al futuro del Paese. Veltroni smentisca». Ma tant'è, i calcoli si fanno e l'Udc, ad esempio, sta con il pallottoliere in mano per il Lazio, una regione dove i centristi potrebbero mancare di un soffio l'8%. «Quella del Lazio - sprona i suoi elettori Casini - è la madre di tutte le battaglie, dobbiamo recuperare un solo punto. Per questo vi chiedo uno sforzo straordinario».

Dai blog