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Il Cavaliere fa girare l'Elica

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Berlusconi è entrato a piedi pari sulla vicenda Alitalia, intende andare avanti e precisa: «Non c'è un interesse della mia famiglia. Gli imprenditori più importanti però dovrebbero sentirsi in dovere di partecipare. Se lo chiedessero a me risponderei di non avere interesse». Ed eccoli spuntare gli imprenditori italiani, pronti a farsi avanti per il risanamento di Alitalia. «Ho risposto prontamente al richiamo del presidente Berlusconi - afferma Francesco Casoli, presidente di Elica e senatore di Forza Italia candidato nelle Marche con il Pdl. Esiste un'alternativa ad Air France-Klm e ho già sondato il terreno per verificarla». Casoli sottolinea di non essere stato contattato dal Cavaliere ma di aver accolto il suo richiamo pubblico «perchè la famiglia delle piccole e medie imprese italiane è in grado di concludere qualunque tipo di operazione». Elica è leader in Europa nella produzione di cappe da cucina. Società quotata alla Borsa di Milano, fattura 434 milioni di euro. Non uno scherzo. Ma da sola non può certo comprare Alitalia. Ecco perchè Casoli sta sondando il terreno per fornire a Berlusconi una rosa di imprenditori disposti a investire nella cordata italiana per Alitalia. Un'adesione di massima sarebbe già stata assicurata anche da altre aziende aziende. «E non ci sono solo imprenditori marchigiani - aggiunge Casoli - in quanto l'orgoglio di mantenere italiana la nostra compagnia di bandiera ha risvegliato molti manager. Un vettore sotto la tutela francese sarebbe svantaggioso in termini di competitività nelle esportazioni». Una cordata pronta ad affiancarsi ad AirOne e al suo patron Carlo Toto, che riceverebbe le «cartucce» finanziarie per presentare al nuovo governo un piano di rilancio di Alitalia più ambizioso. Siamo ancora lontani da una alternativa credibile ad Air France-Klm. In una battuta: Alitalia, per adesso, ha trovato la sua Elica. «Una definizione azzeccata - ride Casoli - ma attenzione: noi facciamo sul serio». Nessuno lo mette in dubbio. La crisi di Alitalia non è certo uno scherzo.

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