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Preservativi in confezione multicolore e cartine per ...

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I candidati under 30 dell'estrema sinistra alle politiche vogliono una presentazione «choc» dei loro programmi; e guidati da Vladimir Luxuria e Francesco Caruso si presentano alla Camera con uno scatolone pieno di profilattici con su scritto lo slogan: «Libera scelta o casta politica? fai una scelta di parte». In un altra scatola, maxi-cartine per sigarette e spinelli: sulle confezioni, la domanda antiproibizionista: «Coltivare da sé o coltivare la mafia?». Sotto lo sguardo accondiscendente dei due parlamentari uscenti, le nuove leve della Sinistra, (c'erano Ciro Argentino, l'operaio sopravvissuto all'incidente della Thyssen oggi capolista alla Camera in Piemonte, e i promotori del network giovani Arturo Scotto, Marika Visconti e Tommaso Pellegrino) si fanno fotografare con in mano gli inconsueti gadget. Alla fine, condom e cartine arcobaleno restano sul tavolo, e si parla di programmi: lotta a precarietà e proibizionismo, libertà alle donne, aiuti alla famiglia (intesa come qualsiasi tipo di nucleo affettivo), tutela dell'ambiente, libero accesso alla cultura e difesa della laicità sono le questioni centrali per i giovani della Sinistra. Tempo qualche minuto, scoppiano le polemiche. «Da sinistra arriva l'ennesimo gesto che vilipende le istituzioni. Mi sento offeso due volte: come italiano e come cattolico», tuona Mario Baccini, segretario della Rosa Bianca e candidato a sindaco di Roma. Baccini definisce «inaccettabile che Caruso e Luxuria, sotto l'egida dei comunisti arcobaleno, utilizzino una sede alta quale la Camera come locale di distribuzione di preservativi e per una impropria propaganda pro droga libera». Durissima critica anche da parte di Luca Volontè (Udc). «È incredibile - sostiene - che sia consentito di tenere in sedi istituzionali come la Camera squallide conferenze stampa come quella con preservativi e cartine al seguito». Per Volontè, i protagonisti della conferenza stampa alla Camera sono «personaggi che non potrebbero fare nemmeno le comparse al circo Togni»; inoltre, «le loro continue offese al pudore, al prestigio di Montecitorio, ai valori italiani e cristiani certificano un'ignoranza che li rende ncompatibili con nuovi mandati istituzionali». L'happening della Camera viene giudicato come un fatto «sconcertante» da Maurizio Gasparri, futuro capogruppo del Pdl. Oltre a Luxuria e Caruso, Gasparri attacca Massimo D'Alema, colpevole di far sapere «che punire il consumo di droghe cosiddette leggere è un provvedimento pericoloso, perché favorirebbe la clandestinità del fenomeno».

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