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Da Cernobbio ok alle intese ma solo su tasse e premi

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Il dialogo tra i due schieramenti sarebbe facilitato dal fatto che, come ha sottolineato il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, nei programmi del Pd e del Pdl ci sono degli elementi comuni. «Centrodestra e centrosinistra dicono la stessa cosa sull'abbattimento delle tasse per straordinari e premi di produttività» sottolinea Bonanni che come Angeletti della Uil disegna una situazione economica molto difficile. E proprio per affrontare questa emergenza, dicono i due sindacalisti, è necessario un dialogo non solo tra i due schieramenti ma anche con i settori produttivi del Paese e le associazioni più rappresentative perché i problemi «non possono essere affrontati in modo unilaterale». Bonanni ha indicato le priorità che dovrà affrontare il prossimo governo, dal taglio delle tasse sugli aumenti salariali che vengono dal secondo livello di contrattazione, all'abbattimento della pressione fiscale sugli straordinari, alle detrazioni per le famiglie con inabili a carico. Bonanni ha posto l'accento anche sulla necessità di rivedere il paniere sul quale l'Istat calcola l'inflazione e di rivedere il sistema della contrattazione. Il leader della Uil Angeletti ha invitato la politica a essere cauta nelle promesse sulla riduzione della pressione fiscale. «Una diminuzione delle tasse in maniera generalizzata ci renderebbe tutti felici ma la vedo difficile per la situazione dei conti pubblici. Meglio quindi pensare per qualche anno a politiche fiscali selettive a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro e sugli aumenti contrattuali». Anche il presidente della Confcommercio Sangalli ha rilevato che «tra le forze politiche ci sono tanti passaggi che sono condivisi e questo fa ben sperare». Per Sangalli «c'è la possibilità e la necessità di un grande patto sociale per la produttività del Paese» e per attuarlo «nessuno dovrebbe avere il diritto di porre dei veti». Al Forum è intervenuto anche il presidente del Senato Franco Marini che pur condividendo la tesi di «uno scenario economico critico» non se la sente di parlare di «una debolezza strutturale del Paese». Bisogna però agire con tempestività. E tra le soluzioni da adottare vi è quella di una diminuzione del carico fiscale sui redditi medio-bassi. Ma questa azione «è efficace solo con una ferma capacità di controllo dei conti pubblici, con un recupero delle aree di evasione e con la diminuzione della spesa». Anche Marini parla della necessità di un dialogo tra maggioranza e opposizione per «trovare concordemente soluzioni per rinnovare la crescita del Paese». E dialogo e larga maggioranza parlamentare è quanto serve pure per la riforma della legge elettorale.

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