«Attenti, quelli sono delinquenti abituali»
Fontana corregge: «No, è partita. Molto a rilento ma almeno era stata avviata. Poi, non appena la sinistra s'è resa conto che la distanza di 25mila voti, quei famigerati 25mila voti, si stava accorciando s'è fermato tutto». A che punto era arrivata il riconteggio dei voti? «Andava avanti a un ritmo che si sarebbe completato in dodici anni». Nel 2020? «All'incirca. Insomma, mai. E mi dispiace perché sarebbe stato interesse di tutti scrivere la vera storia di quel voto». E che cosa accadde? «Di tutto. Ci sono state zone dove le schede bianche e nulle improvvisamente sono diminuite del 70% rispetto alle elezioni precedenti. Un dato emblematico». A quali zone d'Italia si sta riferendo? «Campania e Calabria in primis. Ma anche altrove». Che cosa successe? «Quello che è sempre successo ed è stato raccontato di recente da un uomo di sinistra come Claudio Velardi. Fu lui a narrare come sino a pochi anni fa nelle scuole di partito del Pci-Pds-Ds si insegnava ai rappresentanti di lista i trucchi per cambiare a proprio vantaggio l'esito del voto. E, guardi il caso, oggi Velardi fa l'assessore nella giunta di Bassolino in Campania». Che cosa significa? «Nulla, segnalavo solo al coincidenza. Comunque in Campania, che è una regione chiave, come in tutta Italia bisognerà tenere gli occhi aperti. Bisogna stare attenti in particolare all'estero, dove ormai mi pare acclarato, l'altra volta accadde davvero di tutto». L'avete denunciato? «Tutte le volte che ne abbiamo avuto notizia». Berlusconi è terrorizzato che possa accadere di nuovo? «Terrorizzato no, preoccupato sì. Il suo è un appello, dateci una mano». Che cosa sta facendo il Pdl per evitare un'altra notte come quella di due anni fa? «Dobbiamo mettere in campo rappresentanti di lista ovunque. Sarà una battaglia perché dall'altra parte abbiamo dei professionisti, dei delinquenti abituali». Addirittura? «Fanno questo di mestiere dal dopoguerra, noi appena da qualche anno. Per questo abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo bisogno di persone pronte a scendere in campo al nostro fianco». Stavolta sarete assieme ad An che può vantare forse una struttura più organizzata sul territorio. «E infatti abbiamo già fatto delle riunioni e penso che stavolta saremo più forti». Che cosa consiglia a chi farà il rappresentante di lista per il Pdl? «Di non fare i mucchietti». I mucchietti? «Esatto. I mucchietti». E che cosa sono? «Succede in molti seggi che per fare presto si aprono tutte le schede e si fanno i mucchietti. Per esempio, un mucchietto per il Pd, uno per il Pdl e così via.... E poi, solo alla fine si contano le schede». E che succede quando si fanno i mucchietti? «Che dal gruppo delle schede di Forza Italia due anni fa sono state spostate un po' di schede che sono finite nel mucchietto dell'Ulivo. Tanto è vero che quando siamo andati a fare la riconta, puntualmente il numero delle schede che mancavano a noi si ritrovavano nel computo del centrosinistra». Qual è il consiglio? «Di non perdere mai di vista le schede. Mai. E di non fare i mucchietti perché sono espressamente vietati dalla legge». Sono vietati? «Vietati. La legge prescrive che le schede vanno aperte una a una e vanno contate una per una. Le semplificazioni sono sinonimo di imbroglio».