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Veltroni presenta i 12 slogan

Veltroni

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Il fatidico giorno doveva essere proprio ieri. Ma nella sede romana della Margherita, Walter Veltroni ha presentato solo un ddl. E nella cartella stampa del Pd ci sono solo i dieci articoli che fanno capo al testo: «Un fisco per l'equità e lo sviluppo». Allegato, un foglio con i titoli di tutti e dodici i ddl promessi dal segretario: di questi, per ora undici restano solo titoli. Slogan. L'addetta stampa in sala, mentre Veltroni spiega come è possibile un fisco che restituisca equità e alimenti lo sviluppo, comprende il problema e chiede aiuto a un suo collega che replica: «Ma come? Ieri abbiamo presentato il disegno di legge sulla sicurezza. Poi gli altri li presenteremo durante il corso della campagna elettorale». Ma la spiegazione non convince. Anche perché è vero che il giorno prima Veltroni aveva presentato le «Sei azioni concrete per la sicurezza nel nostro Paese», ma non era altro che un sostanzioso approfondimento del capitolo «sicurezza» del programma del Pd, farcito con qualche grafico. Non è tutto. Sì, perché la comunicazione della presentazione dei 12 ddl, giunta dal loft di Sant'Anastasia, in realtà recitava: «Giovedì 13 marzo, alle ore 12, il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, presenterà i disegni di legge che saranno presentati al primo Consiglio dei ministri. I ddl traducono in atti concreti le dodici azioni di governo contenute nel programma elettorale del Pd». Come i disegni? A oggi c'è solo un «atto concreto» da presentare in Cdm in caso di vittoria. Un testo, poi, che non rispecchia totalmente gli schemi che Veltroni aveva annunciato. L'ex sindaco di Roma nei giorni scorsi aveva dato il suo ok al federalismo fiscale: «Il federalismo a due velocità si può fare», aveva annunciato mercoledì utilizzando il famoso slogan. «Sono convinto che dobbiamo fare un passo avanti sul piano del federalismo fiscale, anche applicandolo a due velocità - aveva continuato a spiegare - e prima con le Regioni che sono pronte a sostenerlo. Questa è la soluzione alle esigenze di molte aree del Paese». Ma leggendo e rileggendo il testo che ieri il segretario ha presentato non c'è nemmeno l'ombra del federalismo fiscale. E il resto? Gli altri undici disegni di legge? No, non ci sono. I ddl «sono» uno. E il resto è ridimensionato, per ora, a uno spot elettorale. Tanto da scatenare l'ira di Roberto Calderoli. «Dopo gli slogan, alcuni dei quali anche incomprensibili, ecco altri 12 disegni di legge-slogan - dice il senatore della Lega -. Ci manca giusto il tredicesimo, magari la famosa battuta "più gnocca per tutti" a completare la lista degli slogan scontati come "talenti per il futuro". E la questione settentrionale? Assente - attacca Calderoli -. E il federalismo e le riforme? Assenti. Ma vadano a quel paese...». Calderoli continua la sua protesta-show spiegando che «questi slogan sono talmente vuoti che si ha persino il dubbio che dei dodici disegni di legge in questione esista solo il titolo e non gli articolati: Veltroni li faccia depositare da qualche suo parlamentare questi dodici disegni di legge, così avremo la certezza che non si tratta solo di scatole vuote».

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