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Due gazebo, bandiere della pace, un sound system con gli ...

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«Tentano di far credere che si tratti di una partita a due Pd-Pdl ma è una partita truccata - ha detto il candidato premier Fausto Bertinotti - non siamo qui per chiedere pochi minuti in più in televisione perché la partita si gioca nei quartieri, nelle fabbriche, nei bar però chiediamo al servizio pubblico un'informazione più corretta. L'Italia non è riconducibile a due partiti, l'Italia non è gli Usa, ci sono almeno 4-5 famiglie politiche in campo». A rispondergli è stato il presidente della Rai, Claudio Petruccioli, sceso, insieme al direttore del Tg1, Gianni Riotta e al consigliere del Cda, Sandro Curzi: «Non discuto che la tv abbia contribuito ad offuscare ideali e speranze ma vorrei che la politica non accollasse alla tv colpe proprie». Secondo i dati, diffusi dalla Sinistra L'Arcobaleno e relativi al centro d'ascolto tv, nel periodo compreso tra il 7 febbraio e il 10 marzo, le presenze Pd-Idv-Radicali sono state pari a 114, Pdl-Lega nord-Pri-Aborto? No, grazie, 118. Soltanto 51 per la Sinistra L'Arcobaleno, 25 per l'Udc e così via. «A me non sembra così eclatante - ha detto Curzi - non nel minutaggio ma nei contenuti grazie a una legge elettorale orrenda». Secondo Riotta, invece, «i numeri del nostro telegiornale sono equilibrati». Alle 16 la manifestazione si è sciolta.

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